Mario Deaglio dedica, ne “La Stampa” di mercoledì 15 ottobre, alle pagine 38 e 39, un ampio e interessante articolo sulla storia e l’importanza dell’oro sottolineandone le numerose citazioni fin dalla Bibbia e come il metallo prezioso rappresenti un intrigante punto di tangenza tra settori del tutto diversi dell’attività umana. 

Caduta e ascesa del metallo giallo, motore della storia

“All’insegna dell’oro – scrive ad esempio Deaglio – gioielleria e politica economica si toccano: hanno in comune la stessa materia prima”. Passando per tappe storiche come la scoperta delle ricchissime miniere sudafricane del Transvaal a fine XIX secolo, la migrazione di grandi quantità d’oro verso gli Stati Uniti dopo la Prima Guerra Mondiale (in pagamento dei debiti di guerra contratti da numerose nazioni europee) si arriva fino alla fine del Gold Standard nel 1971 e ai decenni più recenti, che hanno visto dapprima lievitare fino alla soglia dei 2000 dollari per oncia la quotazione del metallo, per poi vederla ridimensionarsi su livelli più bassi offrendo in ogni caso occasioni favorevoli (oltre che agli immancabili speculatori) anche a tanti piccoli investitori e risparmiatori. Nelle stesse pagine il quotidiano torinese – in un taglio basso firmato da Luca Fornovo – presenta il nuovo libro di Carlo Alberto De Casa dal titolo “I segreti per investire con l’oro. Fra storia e finanza alla scoperta del mercato aureo” edito da Hoepli (pp. 196, € 24,90) nel quale l’autore tenta di fornire ai lettori un quadro storico ed una guida aggiornata sulle dinamiche e le prospettive di investimento in oro e le componenti che formano e influenzano la quotazione oltre ad indicazioni per investire con cognizione di causa in oro fisico.

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