Secondo quanto  rivelato dall’agenzia stampa Reuters, il governo del Venezuela  ha ritirato almeno otto tonnellate di oro dal caveau della Banca Centrale di Caracas con l'intento di venderlo illegalmente. Un ultimo segnale, secondo l’agenzia, del disperato tentativo del presidente Nicolàs Maduro di aumentare la valuta in un contesto connotato da sanzioni sempre più restrittive.

Venezuela: ritirate 8 tonnellate d'oro dalla banca centrale

Secondo il deputato dell'opposizione Angel Alvarado - citato dalla Reuters insieme a tre funzionari governativi non identificati - l'oro è stato ritirato da furgoni del governo fra mercoledì e venerdì della settimana scorsa, quando non c'erano guardie di sicurezza. "Contano di venderlo illegalmente all'estero", ha dichiarato Alvarado. Secondo l'agenzia, durante l'anno scorso 23 tonnellate d'oro delle riserve della Banca Centrale di Caracas sono state inviate in Turchia e altre 20 tonnellate sono state ritirate senza che si sappia che fine abbiano fatto. Questo lascerebbe il Venezuela con circa 140 tonnellate d'oro di riserva, il volume più basso di metallo giallo registrato negli ultimi 75 anni nel paese latinoamericano.

Il 1° febbraio la società di investimenti di Abu Dhabi Noor Capital aveva dichiarato di aver acquistato 3 tonnellate di oro il 21 gennaio dalla banca centrale venezuelana e che non ne avrebbe acquistato altro finché la situazione del Venezuela non si fosse stabilizzata. Noor Capital ha dichiarato che il suo acquisto era conforme alle "norme e leggi internazionali in vigore" a quella data.

Il governo di Maduro aveva cercato di rimpatriare circa 31 tonnellate di oro nei depositi della Banca d'Inghilterra per timore che potesse essere soggetto alle sanzioni internazionali sul paese. Il ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza ha dichiarato durante un incontro delle Nazioni Unite a Ginevra, che la Banca d'Inghilterra ha bloccato i beni del governo.

Il governo di Maduro ha fatto ricorso alla vendita dell'oro dopo la caduta della produzione petrolifera, il più ampio collasso economico del paese, e le crescenti sanzioni che hanno colpito le entrate pubbliche e reso difficile l'accesso al credito per il paese.

Intanto gli Stati Uniti, che appoggiano il tentativo del leader dell'opposizione Juan Guaido di costringere Maduro a dimettersi e indire nuove elezioni, hanno messo in guardia i banchieri e i commercianti dal trattare l'oro venezuelano.

Foto: il presidente venezuelano Nicolas Maduro (Reuters)

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