Le esportazioni d'oro dell’Australia, il secondo più grande produttore al mondo, hanno raggiunto nel 2015 il livello più elevato da dodici anni a questa parte. Quello che è il secondo paese produttore al mondo di metallo prezioso, infatti, ha estratto e raffinato lo scorso anno circa 285 tonnellate d’oro, due in più rispetto al 2014. I produttori australiani, inoltre, sono stati avvantaggiati anche dalla debolezza della valuta e dalle basse tariffe dell’energia che hanno aiutato a contenere i costi e a rafforzare i margini di guadagno.
In un articolo pubblicato dal portale 'BloombergBusiness' (leggi qui il testo completo) so sottolinea inoltre la vivacità del settore minerario australiano nel comparto del metallo prezioso: se Saracen Mineral holdings, infatti, ha reso disponibile di recente il primo quantitativo d'oro proveniente dalla miniera di Thunderbox, appena riaperta, la Newport Minig Corp, si è confermata come la principale produttrice di metallo prezioso del paese con le sue circa 794.000 once di fino (24,7 tonnellare) estratte nel corso del 2015.
Si occupa di oro australiano, con un interessante report, anche l'agenzia Reuters che, in un articolo a firma di Swati Pandey e James Regan (leggi qui), sottolinea la crescita del settore specie negli ultimi due anni. Alcune importanti miniere gestite in passato da compagnie nordamericane, infatti, sono tornate sotto il diretto controllo di aziende minerarie nazionali ed altre fusioni e joint venture hanno portato a capitalizzare in comune tecnologie ed esperienze, con un vantaggio per l'intero comparto sia in termini di efficienza che di produttività.