Qui Shangai | Contrariamente a quanto si era pensato alcune settimane fa, lo Shangai Gold Exchange - la principale piazza asiatica per la contrattazione del metallo prezioso - non ha interrotto in modo definitivo la pubblicazione dei propri dati periodici di scambio. Dopo un breve periodo di pausa, infatti, il “weekly report” è stato sostituito da un rapporto mensile.
Lo scrive Koos Jansen in un articolo pubblicato il 5 febbraio nel blog 'BullionStar' a questo indirizzo. Jansen sottolinea, in ogni caso, la non sufficiente chiarezza nella comunicazione pubblica, specie a livello internazionale, da parte dell'istituzione finanziaria di Shangai i cui reali volumi di attività restano in parte avvolti da un velo di 'riservatezza' tutto orientale.
Dall'Italia | Record di vendite per Bolaffi Metalli Preziosi: la società del gruppo Bolaffi che commercializza oro da investimento ha fatturato 425 mila euro in una sola giornata, giovedì 11 febbraio, oltre il doppio del precedente picco toccato in un giorno di settembre 2013. Lo riporta fra gli altri il portale AskaNews (leggi qui).
Stampa internazionale | La sezione investimenti di ''Forbes'', invece, a firma di Lauren Gensler pubblica un commento sull'attuale fase di euforia vissuta dal mercato dell'oro (leggi qui) nel quale si evidenzia come gli investitori si muovano ''come se non ci fosse un domani''. Interessante, nell'articolo, il doppio grafico che mostra in parallelo gli andamenti del fixing aureo e dell'indice S&P 500 dal 2011 ad oggi.
Dal settore minerario / 1 | In Burkina Faso sono in fase di completamento gli impianti che permetteranno alla miniera d'oro di Bouly di entrare in funzione entro metà dell'anno ed essere pienamente produttiva entro fine 2016. Si stima che l'impianto porterà circa 120.000 once di fino all'anno, con un costo alla produzione, tutto compreso, di circa 730 dollari per oncia. Alla società NordGold che gestisce il sito rimarrà così margine sufficiente per ammortizzare le decine di milioni di dollari investiti nell'infrastruttura estrattiva. Per saperne di più leggi l'articolo su 'MinigWeekly' a questo indirizzo.
Dal settore minerario / 2 | Una boccata d'ossigeno per l'industria mineraria, anche quella aurifera: così è stata accolta la decisione del nuovo presidente argentino Mauricio Macri di eliminare la tassa del 5% imposta al settore estrattivo e a quello energetico dal precedente governo (leggi qui). Pur non essendo mai stato un paese di punta nell'estrazione di metallo prezioso, l'Argentina può vantare siti dalle notevoli potenzialità tra cui Bajo de la Alumbrera e Cerro Vanguardia. Anno record, per la produzione d'oro argentina, è stato il 2010 con circa 2.023.000 once, pari a poco meno di 63 tonnellate di metallo prezioso.