“Ha tentato di attraversare il valico ferroviario di Chiasso con 125 monete d’oro non dichiarate ma è incappato in un controllo della Guardia di Finanza. Protagonista - si apprende dal sito della Radiotelevisione Svizzera Italiana, leggi qui - è un 57enne ricercatore italiano, che viaggiava a bordo di un treno Eurocity partito da Zurigo a destinazione Milano. Alle domande di rito, l’uomo – riferiscono oggi, giovedì (9 febbraio 2017, NdR), le Fiamme Gialle – ha manifestato segnali di agitazione, ‘tentando con un gesto furtivo di spostare alla vista dei finanzieri alcuni pacchetti’. Pacchetti che nascondevano appunto il metallo prezioso, il cui valore è di circa 53.000 euro. L’uomo è stato verbalizzato per omessa dichiarazione di valutaria e le monete sequestrate in attesa di definire la sanzione e l’importo dei diritti doganali da pagare”.
Diritti e sanzione che, aggiungiamo, saranno dovuti per i 43.000 euro di controvalore eccedente il tetto dei 10.000 euro per i quali, invece, non sarebbe sussistito alcun obbligo di notifica dei beni alle autorità doganali. Nulla di particolarmente nuovo o interessante, fin qui, ma il caso di cronaca è stato rilanciato addirittura da 'Bloomberg' e quindi ripreso dall'analista del settore metalli da investimento Christopher Aaron che, nel portale 'GoldEagle', lo ha preso a pretesto per una riflessione sulla differenza tra le monete bullion 'legal tender' e quelle non provviste, invece, di un effettivo e vigente corso legale.
Cosa significa? Mentre la sovrana inglese, pur nata con valore nominale di una sterlina, non può oggi essere concretamente spesa per tale facciale - sarebbe da folli e il valore nominale, inoltre, non è riportato sulla moneta - il krugerrand sudafricano, ad esempio, è dichiarato dalla stessa South African Mint, per conto del governo, come èlegal tenderè ossia convertibile in ogni momento, nel paese, per il valore dell'oro che esso contiene (un'oncia troy di fino, pari a 31,103 grammi). Altre monete in oro da investimento, di altri paese, riportano addirittura un esplicito valore nominale, come quelle emesse di anno in anno dalla U.S. Mint americana o dalla Royal Canadian Mint, ad esempio con facciale di 50 dollari.
E' bene sottolineare che Christopher Aaron fa riferimento al mercato americano consigliando così, agli investitori a stelle e strisce, di sfruttare il valore facciale delle monete 'legal tender' in oro per far entrare più comodamente metallo prezioso in patria senza superare il tetto dei 10.000 dollari di importo previsti dalla legge (anche se l'oro contenuto nelle monete vale molto di più). Il tutto, anche per ribadire concetti fondamentali dell'investimento in metallo prezioso quali la diversificazione - abbinare cioè ai lingotti monete di specie e paesi diversi e di svariate grammature - e la portabilità, ossia la possibilità di movimentarle da un luogo all'altro nel rispetto delle leggi e garantendo se stessi ed il proprio patrimonio sotto ogni punto di vista.
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