La Repubblica Popolare Cinese sta conducendo da anni una sistematica campagna di prospezioni alla ricerca di nuovi giacimenti di minerali strategici, tra i quali ovviamente c’è l’oro in prima fila. E’ recente la notizia, rilanciata fra gli altri da Koos Jansen nel portale “BullionStar” (leggi qui l’articolo completo) dell’individuazione del più grande giacimento mai scoperto nel paese, e che si trova a duemila metri di profondità, nei fondali del Mar Cinese Orientale, presso l’arcipelago delle Isole Shansan nella provincia dello Shondong.
L'istituto di Geologia e Ricerche Minerarie fa sapere che l'enorme deposito d'oro situato nel mare vicino alla città di Laizhou ha un potenziale di produzione di oltre 470 tonnellate; il vicedirettore dello stesso istituto, Ding Zhengjiang, ha inoltre dichiarato che il giacimento non sarebbe isolato, ma farebbe parte di una 'cintura' più ampia che si trova in profondità sul fondo del mare.
"E' stato molto difficile individuare il giacimento e installare le piattaforme di perforazione in mare", ha detto Ding. Anche il project manager Zhang Junjin ha sottolineato, in una intervista al ''Quotidiano del Popolo'' come "la perforazione di rocce sotterranee che si trovano a più di mille metri di profondità rappresenta sempre una grande sfida. Normalmente, in Cina, le prospezioni per la ricerca d'oro vengono condotte a circa ottocento metri di profondità; pertanto, la scoperta di un deposito così importante a duemila metri sott'acqua ha richiesto il perfezionamento di una nuova tecnologia di perforazione che sarà impiegata per la futura estrazione dell'oro''.
La concessione di sfruttamento del sito sottomarino è stata assegnata a Laizhou Ruihai Mining Ltd. e i preparativi per la prima miniera d'oro subacquea della Cina hanno richiesto tre anni nei quali sono stati effettuati ben 120 chilometri di perforazioni con l'uso di 67 piattaforme di perforazione galleggianti e quasi mille tecnici specializzati coinvolti nel progetto.