Ha suscitato scalpore la dichiarazione della Banca centrale dei Paesi Bassi, De Nederlandsche Bank (DNB), secondo cui “se il sistema monetario crolla la riserva di oro potrà servire come base per ricostruirlo". L’oro - ha spiegato la banca - rafforza la fiducia nella stabilità del bilancio della banca centrale e crea un senso di sicurezza.
Se è vero che le cupe previsioni di un reset del sistema monetario non sono nuove, queste sono in genere confinate ai margini del pensiero finanziario tradizionale. Com'è riportato in un recente articolo di GoldBroker.com, sorprende vedere, come un istituto finanziario che evoca il valore superiore di un'attività monetaria sana, non fiduciaria, a offerta limitata.
Oggi la Banca centrale dei Paesi Bassi ammette non solo che l'oro non ha destabilizzato il sistema monetario, ma che sarà l'unica salvezza quando tutto crollerà.
L'articolo, intitolato DNBès gold stock, afferma: "Un lingotto d'oro mantiene il suo valore, anche in periodi di crisi, al contrario di “azioni, obbligazioni e altri titoli“, che hanno tutti un rischio intrinseco e i cui prezzi possono scendere".
Secondo gli ultimi dati del FMI, DNB detiene 615 tonnellate (15.000 lingotti) di oro, immagazzinate principalmente ad Amsterdam, ma anche nel Regno Unito e nel Nord America; il valore delle riserve auree del paese supera i 6 miliardi di euro (6,62 miliardi di dollari). Qualificando l'oro come "ancora di fiducia", l'articolo spiega brevemente perchè i beni reali sono così importanti per creare ricchezza e l'economia globale: "L'oro è l'ancora di fiducia del sistema finanziario. Se l'intero sistema crolla, lo stock di oro fornisce una garanzia per ricominciare da zero L'oro crea fiducia nella solidità del bilancio della banca centrale"
Perchè questa improvvisa ammissione? Forse questo è dovuto al fatto che il 7 ottobre la banca ha annunciato che presto avrebbe trasferito gran parte delle sue riserve auree nel suo "nuovo caveau situata negli edifici militari di Zeist".
I Paesi Bassi si stanno preparando spostando i loro beni più preziosi in edifici militari.
Come notato da bitcoin.com, "il DNB non è estraneo ai giochi keynesiani e inflazionistici del sistema monetario globale, un sistema che alcuni credono oggi sia una piramide di Ponzi basata sulla forza e sulla fiducia cieca piuttosto che un solido principio economico, le autorità finanziarie centralizzate conoscono la situazione reale, ed è per questo che beni reali come l'oro vengono accumulati e chiusi, mentre gli individui che risiedono in queste giurisdizioni sono incoraggiati a spendere e pagare il debito per sostenere economie nazionali traballanti".
Prima dello scoppio del "grande risanamento monetario", che altre banche centrali come Austria e Germania hanno giè tranquillamente anticipato attraverso il rimpatrio delle loro riserve auree, speriamo che le istituzioni saranno abbastanza gentili da dare ai cittadini un preavviso sufficiente per scambiare i loro beni cartacei con beni reali. O, ancora, forse no.
Fonte GoldBroker.com https://www.goldbroker.com/news