Lo scorso 3 maggio il dipartimento studi e ricerche del World Gold Council ha diffuso i dati relativi alla domanda e alla fornitura mondiale di metallo prezioso nel primo trimestre che, attestatasi a quota 973,5 tonnellate, risulta essere la più bassa dal 2008 in questo periodo dell’anno con un calo del 7% rispetto al gennaio-marzo del 2017.

DOMANDA GLOBALE D'ORO: IL 2018 PARTE CON UN TRIMESTRE ''SOFT''

La domanda del settore gioielleria si è confermata sostanzialmente stabile a quota 487,7 tonnellate in quanto la crescita di richieste da parte di Cina e Stati Uniti ha compensato una domanda più debole da parte del mercato indiano che, a fronte delle 99,2 tonnellate del Q1 2017, si è accontentato di 87,7 tonnellate d'oro nel primo trimestre del 2018 (-12%). In ogni caso, fa notare il report del WGC, con le festività di aprile già si è assistito ad un evidente incremento nella domanda indiana di gioielli, il che fa ben sperare per quanto riguarda il secondo semestre e il dato annuale complessivo.

Per quanto riguarda il settore investimenti, le banche centrali hanno acquisito nei primi tre mesi del 2018 un quantitativo di metallo prezioso pari a 116,5 tonnellate (+42% anno su anno). Di queste, ben 91 sono finite nei forzieri di tre soli paesi: la Turchia, il Kazakhstan e, soprattutto, la Russia. Per contro, il Qatar è stato il paese che nel Q1 ha ceduto il maggior quantitativo d'oro, tagliando le proprie riserve di 3,1 tonnellate.

In contrazione marcata anche la domanda di lingotti e monete in oro per l'investimento privato: se il mercato aveva richiesto, infatti, 298,2 tonnellate nel periodo gennaio-marzo 2017, quest'anno la domanda, nel Q1, si è fermata a 254,9 tonnellate (-15%). Il dato, in ogni caso, non preoccupa più di tanto gli analisti del World Gold Council dal momento che, per quanto riguarda il fondamentale mercato cinese, la richiesta di oro per investimento nel Q1 2018, sebbene ferma a 78,0 tonnellate (erano 105,9 lo scorso anno, nel Q1), si colloca ancora nella media trimestrale relativa agli ultimi cinque anni. Drasticamente ridimensionata, invece, la domanda globale di ETF gold backed, scesa da 96,0 a 32,4 tonnellate (-66%).

Eè, per contro, la richiesta di metallo prezioso per applicazioni e dispositivi ad alta tecnologia che permette al WGC di evidenziare, nel periodo in esame, una certa tendenza al rialzo; il settore, infatti, ha fatto registrare una crescita del 4% fino al quantitativo di 82,1 tonnellate dalle 78,9 del Q1 2017. Passando ad un'analisi più dettagliata, risulta il comparto del wireless quello che ha fatto crescere di più la richiesta di metallo prezioso per scopi industriali, con un +20% stimato anno su anno; viceversa, il settore medicale (dentistico), già frazionario per importanza, prosegue in un costante ridimensionamento, assorbendo appena 4,1 tonnellate nel trimestre (-4% sul Q1 2017).

La fornitura complessiva di oro nel mondo è aumentata, primo trimestre su primo trimestre, del 3% attestandosi a quota 1.063,5 tonnellate, principalmente a causa di un modesto aumento delle coperture di rischio da parte dei produttori, e pari a 5,8 tonnellate. La produzione da miniera è stata leggermente superiore a quella del Q1 2017, con 770,0 tonnellate (+1%) mentre l'oro riciclato è rimasto in pratica allo stesso livello del primo trimestre dell'anno scorso, con 287,7 tonnellate contro 287,3.

Per chi vuole saperne di più, il report completo del World Gold Council sulla fornitura globale di metallo prezioso nel Q1 2018 è disponibile a questo indirizzo.

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