De Nederlandsche Bank, la banca centrale dei Paesi Bassi, finisce nel mirino dell’esperto Koos Jansen che, dal suo portale “BullionStar”, sottolinea in un recente post come fin dal settembre 2015 egli abbia iniziato una ricerca per conoscere l’effettiva composizione e consistenza delle riserve nazionali olandesi. Incoraggiato in ciò dalla partecipazione ad una conferenza tenuta a Rotterdam, nella quale Jacob De Haan - alto funzionario di DNB - sottolineò l’importanza di una sempre maggior trasparenza del sistema delle banche centrali, Jansen ha richiesto all’istituto informazioni sulle transazioni in oro, sia in ingresso che in uscita, effettuate negli ultimi 45 anni.

È nebbia nei Paesi Bassi (anche sulle riserve auree)

L'ufficio di De Haan, ricevuta una prima richiesta - quella di un semplice elenco dei lingotti in possesso della banca centrale olandese, sotto forma di foglio Excel - ha dapprima preso tempo, poi - ad un successivo sollecito - ha parlato di 'richiesta in fase di elaborazione' quindi, dopo altri mesi di attesa, ha fatto sapere a Jansen che ''l'istituto sta valutando i pro e i contro della pubblicizzazione di tali informazioni''.

Secondo i dati in possesso del World Gold Council, all'agosto 2016 i Paesi Bassi risultano in possesso di 612,5 tonnellate metriche di metallo prezioso ed occupano, per consistenza delle riserve auree nazionali, il decimo posto al mondo dopo il Giappone (765,2 tonnellate) e addirittura prima di uno dei principali attori del mercato aureo mondiale, l'India (che ha solo 557,8 tonnellate di stoccaggio statale).

De Nederlandsche Bank ha fatto sapere che, sulla scia di quanto fatto dalla Deutsche Bundesbank (la quale ha diramato un elenco completo delle proprie riserve auree all'ottobre 2015) anche i Paesi Bassi intendono offrire dati chiari e completi sul proprio oro nazionale ma sta di fatto che, al momento, ottenere qualche informazione in più sui lingotti di Amsterdam risulta stranamente difficile.

''Se DNB dispone di una lista di lingotti d'oro correttamente e digitalmente archiviata - fa notare Koos Jansen - non ci dovrebbe essere alcun costo amministrativo per la pubblicazione. [...] Quale potrebbe essere il problema nel diramare l'elenco delle barre dell'oro olandese scoccate ad Amsterdam, New York, Ottawa e Londra?''

Vorrei ricordare che DNB è l'unica banca centrale occidentale che negli ultimi anni ha rimpatriato con successo una notevole quantità di oro (122,5 tonnellate) dalla Federal Reserve Bank di New York attraverso un'operazione top secret di cui si è saputo solo a cose fatte. ''Ciò sottolinea come DNB sia pienamente consapevole dell'importanza delle propri riserve d'oro nell'attuale clima finanziario fragile. Sono certo che DNB dispone dell'elenco, ma sceglie di non pubblicarlo per ragioni politiche. [è] DNB afferma di essere trasparente, ma in realtà non lo è''.

Gli ultimi dati ufficiali sull'oro olandese risalgono alla fine di novembre 2014 e vedono 189,9 tonnellate di metallo prezioso custodite entro i confini nazionali, la stessa quantità presso la FED a New York, 122,5 tonnellate in Canada e 110,3 nel Regno Unito, a Londra.

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