Secondo i rilevamenti del World Gold Council, la produzione aurifera primaria (da miniera) ha raggiunto un altro record nel 2017 totalizzando circa 105 milioni di once troy. La produzione è aumentata di 525 tonnellate pari a quasi 17 milioni di once dall'inizio del decennio.

Ecco la top ten del settore minerario 2017

Le prime dieci compagnie estrattive del pianeta - alcune di proprietà statale e altre non statali - sono responsabili di quasi il 30% della produzione globale. Leader di questa speciale classifica per il 2017 è Barrick Gold che, tuttavia, si accinge a perdere il suo ruolo di ''top producer'' proprio quest'anno. Il colosso con sede a Toronto ha infatti battuto Newmont nel 2017 ma, secondo le previsioni, la produzione di Barrick potrebbe calare di oltre il 10% quest'anno. La produzione d'oro di Barrick ha raggiunto il picco a 7,7 milioni di once nel 2010 e nel 2011.

Piè in basso nella lista ci sono stati anche cambiamenti con Kinross Gold che ha superato Goldcorp per conquistare il quarto posto mentre la compagnia di Vancouver ha sperimentato un altro anno di calo percentuale in doppia cifra della produzione. Goldcorp, una volta la compagnia più importante al mondo, si trova infatti in una fase di ristrutturazione con l'obiettivo dichiarato di produrre 3-4 milioni di once all'anno entro il 2021.

Polyus è riuscita a superare lo scorso anno il produttore sudafricano Gold Fields e la societè russa è destinata a salire ulteriormente nei prossimi anni, poichè la sua miniera di Natalka, entrata in attivitè lo scorso anno, ha accresciuto la produzione complessiva a 3 milioni di once. Delle principali società aurifere, solo Polyus e Australia Newcrest prevedono una produzione più elevata quest'anno rispetto al 2017.

Il gigante del rame Freeport McMoran entra nella ''top ten dell'oro'' per la prima volta spodestando Sibanye Stillwater che si è riconvertita all'estrazione del platino cedendo tutte le sue miniere sudafricane. La miniera Grasberg di Freeport, in Indonesia, sta dando i risultati più positivi. Freeport prevede che la sua produzione salga ancora quest'anno a più di 2 milioni di once. Durante il suo periodo di massimo splendore nei primi anni 2000, il famoso complesso minerario nella remota provincia di Papua ha raggiunto un picco di produzione di 3,5 milioni di once annue.

Fuori dalla classifica, ma da tenere d'occhio, le compagnie uzbeke Navoi Mining e Metallurgical Combinat. Si stima che la miniera di Muruntau della societè statale produca infatti quasi 2 milioni di once d'oro all'anno, anche se i dati di estrazione ufficiali non sono divulgati pubblicamente. Navoi ha annunciato di recente che sta investendo cospicui fondi per espandere Muruntau e le sue altre operazioni d'oro.

Ci sono, infine, alcune aziende che premono per entrare tra i ''top miner'', in particolare Randgold Resources - focalizzata sull'Africa - che ha prodotto oltre 1,3 milioni di once di metallo prezioso estratte nel 2017, seguita da Polymetal con sede a San Pietroburgo con quasi 1,1 milioni di once. La canadese Yamana Gold prevede infine che la produzione raggiungerè ancora un milione di once quest'anno.

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