Come ogni trimestre, il World Gold Council ha diramato il rapporto ufficiale che fotografa la produzione e la richiesta globale di metallo prezioso, suddivisa per settori. Nel periodo da luglio a settembre, la domanda globale è aumentata dell'8% anno su anno fino a raggiungere quota 1.121 tonnellate complessive.
Il settore della domanda privata, trainante per l'intero settore, ha assorbito ben 928 tonnellate con un incremento del 14%, ma anche la richiesta per investimento (che è stata pari a 230 tonnellate complessive) ha visto una crescita a due cifre quantificabile in un +14% anno su anno e, addirittura, in un +27% rispetto al terzo trimestre 2014.
A trainare il settore del bullion destinato a risparmiatori e investitori gli Stati Uniti d'America che hanno triplicato la richiesta assorbendo, nel periodo, 33 tonnellate - sotto forma di lingotti e monete - contro le 11 del terzo trimestre dell'anno precedente; massiccia anche la domanda d'oro proveniente dalla Cina (52 tonnellate) e dall'Europa (61 tonnellate). Nel Vecchio Continente, le due capofila nella domanda di metallo prezioso da investimento sono state Germania e Austria, causa le preoccupazioni tedesche sull'euro e la crescita continentale e globale.
La domanda per gioielleria, nel terzo quarto del 2015, è salita a 632 tonnellate contro le 594 del medesimo periodo del 2014; un apprezzabile +6% al quale concorrono la forte domanda cinese (salita a 211 tonnellate, +15%) e quella indiana, sempre robusta ma meno brillante (188 tonnellate, +4%).
Passando al settore istituzionale, le 175 tonnellate d'oro acquisite dagli istituti di emissione di tutto il mondo fanno del Q3 2015 il 19è trimestre consecutivo in cui le banche centrali hanno, a livello globale, fatto crescere le proprie riserve strategiche. Segno meno, invece, nella misura di un calo pari al 4% nel settore tecnologico dove produttori di componentistica e dispositivi elettronici si stanno orientando sempre più su materiali meno rari e costosi dell'oro.
Venendo al settore produzione, il sistema minerario ha fornito 848 tonnellate d'oro complessive, con un aumento del 3% rispetto alle 814 dello stesso trimestre 2014. Il resto proviene da riciclaggio/recupero, specie di metallo prezioso derivante da gioielleria dismessa e da apparecchi elettronici.
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