In altri articoli e nelle prossime newsletter analizzeremo alcuni degli approfondimenti tematici che caratterizzano il report “Gold Investor” di 32 pagine pubblicato il 18 ottobre scorso dal World Gold Council (accedi qui all’edizione completa in inglese) con il significativo titolo di “The new China. Forging a path for growth”.
In questo primo contributo vogliamo invece riproporre, per la loro esemplare sintesi, alcuni stralci dell'editoriale firmato da Aram Shishmaninam, potente CEO del WGC.
“Gli ultimi due decenni hanno visto un radicale spostamento dell'asse del mondo, in quanto la Cina è diventata una forza globale dominante economicamente, commercialmente e, sempre più, politicamente. Questa trasformazione si è ovviamente riflessa, forse anche accentuata, nel mercato dell'oro. Al volgere del nuovo secolo, la Cina continentale era ancora un “giocatore minore“ in questo mercato. Oggi è al contempo il più grande consumatore e produttore di oro al mondo, rappresentando il 23% della domanda totale e il 13% dell'offerta complessiva. Le cifre sono notevoli, il ritmo del cambiamento ancora di più. Ma c'è ancora un potenziale enorme per la crescita futura“.
Questo potenziale è ampiamente riconosciuto, non da ultimo dalle autorità cinesi le quali riconoscono che il percorso verso un'ulteriore espansione comporta la liberalizzazione, il miglioramento della regolamentazione e l'internazionalizzazione. I primi passi hanno già avuto luogo, ma è necessario andare oltre perchè la regolamentazione sul metallo prezioso ha implicazioni in molte aree. All'interno dei mercati finanziari cinesi, ad esempio, il solo settore assicurativo gestisce ora 2 trilioni di dollari statunitensi di attività, dopo un decennio di rapida crescita. “Cercheremo così di capire perchè questo settore in rapida crescita potrebbe trarre vantaggio dall'investimento di alcune delle sue attività in metallo prezioso. Il settore degli investimenti in oro della Cina è stato esaminato grazie a una relazione approfondita da uno dei principali think tank del paese, l'Istituto di ricerca finanziaria del Centro di ricerca sullo sviluppo del Consiglio di Stato“.
“Anche la China Gold Association può essere considerata un giocatore di primo piano sulla scena internazionale se diventa più disciplinata e più rivolta verso l'esterno. L'iniziativa “Belt and Road“ è diventata un simbolo dell'ambizione internazionale della Cina e di un approfondimento delle relazioni con i mercati emergenti di tutto il mondo. Xiao Fu, responsabile della strategia di Commodity Markets presso Bank of China International, ritiene che l'ampio impatto di questo ampio progetto sia sul mercato dell'oro. Una visione del mercato dell'oro in Cina non sarebbe completa senza un'analisi della sua industria della gioielleria, la più grande al mondo e con ampi margini di sviluppo ulteriore“ sia per il mercato interno che per quello globale.
Dunque, dall'attenzione che il World Gold Council dedica al grande paese asiatico appare evidente come, sotto ogni aspetto, il fulcro del mercato dell'oro si è decisamente spostato da Occidente ad Oriente con la Cina in prima linea. E il WGC affila le armi e fa in tutti i modi per non rimanere escluso dal mercato cinese. Scrive infatti Shishmanian, èPer facilitare la loro partecipazione attiva al Consiglio di amministrazione del World Gold Council, abbiamo deciso di creare un China Chapter, che è presieduto da Mr. Song, presidente della società cinese Gold International Resources Corp. Ltd e quindi dalla China Gold Association. Il China Chapter fornirà anche una piattaforma per le compagnie minerarie tutti i soggetti della filiera dell'oro in Cina per assisterli e coinvolgerli nei nostri programmi al più alto livello.