RALLY ORO POST BREXIT | “La Brexit può segnare l’inizio di una nuova, forte fase ‘bull’ nel settore delle miniere e del metallo prezioso”: questa l’opinione di Jake Klein, esperto di Evolution Mining pubblicata da “MiningWeekly” a questo indirizzo. Quanto accaduto il 23 giugno in Gran Bretagna e nell’Unione Europea, con riflessi su tutte le borse mondiali, rivela secondo Klein i primi segnali della definizione di nuove basi per il mercato economico e finanziario. Nella crescita della quotazione dell’oro seguita alla Brexit, infatti, non è da vedere solo un effetto panico dovuto al crollo degli indici azionari, ma anche la scelta precisa, fatta da grandi gruppi e società di investimento, di spostare sul metallo prezioso parte del proprio portafoglio.
''TENETE STRETTO IL VOSTRO ORO'' | Lo afferma con decisione l'esperto Marc Faber, sostenendo come dopo la Brexit sia la BCE che la Federal Reserve potrebbero decidere nuove operazioni di Quantitative Easing - ossia, immissioni massicce di liquiditè - per sostenere la fragile crescita economica. In tale scenario, il metallo prezioso sotto forma di fisico troverebbe l'ennesima conferma del proprio ruolo di bene rifugio concreto di fronte ad un'economia e ad una finanza sempre più 'virtuali'. Il testo completo dell'articolo e la video-intervista su 'Bloomberg' a questo indirizzo.
INDIA, TRA MINIERE E BUROCRAZIA | La compagnia mineraria indiana Deccan Gold Mines, nonostante sia operativa da ben dieci anni non è ancora stata in grado di estrarre oro. Analizzando le ragioni di questo paradossale ritardo, il' CEO Sandeep Lakhwara ha sottolineato come in India ottenere una licenza per miniere d'oro sia un processo molto complicato e lungo.è Deccan Gold Mines spera di iniziare la produzione entro l'ultimo trimestre del 2017, o il primo trimestre del 2018, ossia da quando tutte le licenze e i permessi saranno effettivi. Una delle licenze richieste al governo di New Dehli è per un sito satellite che è stato individuato ai margini del bacino aurifero di Ganajur.
''La possibilità di estrarre l'oro da questi siti è abbastanza elevata'', ha detto Lakhwara. ''Finora sono state effettuate prospezioni fino a circa 5600 metri nelle miniere di Ganajur, che custodirebbe metallo prezioso per almeno 3.080.000 once'' (pari a quasi 96 tonnellate). La società ha anche aperto siti di esplorazione in Andhra Pradesh, Kerala e Rajasthan. Qui l'articolo completo con video-intervista.
LA CINA GUARDA ALL'ESTERO | Una delle miniere d'oro a gestione cinese situata nella repubblica ex sovietica del Tagikistan avviato la produzione, a conferma del crescente interesse di Pechino nel settore estrattivo del paese dell'Asia centrale. La televisione di Stato ha mostrato le immagini del presidente del Tagikistan Emomali Rakhmon con in manio due lingotti d'oro prodotti con il metallo prezioso estratto dalla miniera di Pokrud e ha annunciato investimenti per 256 milioni di dollari, effettuati nel sito estrattivo fino ad oggi. Per il sito prevede una produzione iniziale di circa 1,3 tonnellate di oro nel primo anno, con una produzione a regime di circa 2 tonnellate l'anno seguente.
La concessione mineraria, a sud della capitale Dushanbe, è una delle tante gestite da societè cinesi, che stanno manifestando interesse per l'acquisto di siti anche in Kazakistan e in altri paesi asiatici. In particolare Zijin Mining gestisce la concessione Zarafshan nel nord del paese e si aspetta di produrre 5 tonnellate d'oro all'anno nei prossimi anni. A questo indirizzo l'articolo completo pubblicato da èBusinessStandard'.