Negli ultimi trenta giorni il prezzo dell’oro è cresciuto significativamente, con un aumento di circa il 10,5% nel mese e un rialzo complessivo superiore al 50% rispetto allo stesso periodo del 2024.
A ottobre 2025 il prezzo ha toccato anche massimi storici vicino a 4.378 dollari l’oncia, pur con recenti correzioni che hanno portato a una flessione di circa il 6% rispetto al picco. Questa correzione è stata influenzata da un clima di maggiore ottimismo sui negoziati commerciali Usa-Cina e da dinamiche geopolitiche in evoluzione, ma l’oro mantiene un valore elevato supportato da aspettative di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve e da tensioni internazionali come le sanzioni degli Stati Uniti alla Russia.
Per quanto riguarda le previsioni, analisti come Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo i target per il 2026, segnalando un prezzo intorno a 4.900 dollari l’oncia entro fine anno, indicando un rialzo potenziale di oltre il 20% rispetto ai livelli attuali. Le motivazioni includono una persistente domanda di oro come riserva da parte di banche centrali e investitori istituzionali, l’incertezza geopolitica e un contesto economico internazionale ancora volatile, che continueranno a sostenere il metallo prezioso come bene rifugio.
L’attuale contesto delinea dunque un quadro del mercato dell’oro vivace, con alta volatilità a breve termine ma un trend rialzista sostenuto nel medio periodo.