Le importazioni nette di metallo prezioso effettuate dalla Repubblica Popolare Cinese attraverso una delle sue piazze commerciali principali - la città portuale di Hong Kong, ex colonia britannica - sono più che raddoppiate nel mese di marzo.

Secondo i dati forniti all’agenzia Reuters dall’Hong Kong Census and Statistics Department, le acquisizioni d’oro da parte del paese, riconosciuto come il consumatore più attivo del mondo, sono salite infatti a quota 111,647 tonnellate metriche in marzo, contro le “appena” 47,931 tonnellate del mese di febbraio.

Il mercato dell'oro cinese visto attraverso i dati di Hong Kong

Con questo dato, inoltre, le importazioni nette di metallo prezioso da parte della Cina hanno raggiunto il quantitativo massimo dal maggio 2016. Complessivamente, nel primo trimestre 2017 Pechino ha acquistato 116,680 tonnellate di cui 49,026 tra gennaio e febbraio."In passato le banche cinesi disponevano di riserve di metallo prezioso sufficienti per soddisfare la richiesta locale, mentre ora sembra che le vecchie scorte siano state in gran parte consumate e le grandi banche commerciali stiano provvedendo a reintegrare in modo massiccio" ha dichiarato alla Reuters Joshua Rotbart, uno dei partner della società di investimenti J. Rotbart & Co. con sede proprio ad Hong Kong.

Al momento, il governo cinese consente a soli tredici istituti bancari, tra i quali tre stranieri, di importare oro nel paese avvalendosi della piattaforma dello Shanghai Gold Exchange. La Cina, tuttavia, non fornisce dati completi sui quantitativi d'oro che transitano dall'estero verso il paese e le cifre relative alla piazza di Hong Kong sono dunque utili come 'proxy' (ossia, come elemento di stima) per ipotizzare i flussi verso la terraferma. I dati di Hong Kong, tuttavia, potrebbero non fornire un quadro completo degli acquisti cinesi dato che l'oro viene importato, come detto, anche attraverso Shanghai e la capitale Pechino.

"Ritengo che la domanda di metallo prezioso da parte della Cina continuerà ad essere forte. La gente è alla ricerca di beni rifugio a lungo termine, come l'oro èè sempre stato e, in particolare, è in questo momento" ha dichiarato Brian Lan, amministratore delegato del GoldSilver Central di Singapore.

Per quanto riguarda il recente andamento delle quotazioni dell'oro in relazione allo scenario geopolitico, vanno sottolineate le persistenti tensioni tra Nord Corea e Stati Uniti sui test nucleari e l'incerto risultato del primo turno delle presidenziali francesi in cui Marine Le Pen, anti europeista e anti euro, è andata al ballottaggio con Emmanuel Macron. A ciò si aggiungono gli scenari di perdurante emergenza umanitaria in Siria e la profonda crisi del Venezuela. Nonostante ciò, il metallo prezioso ha mostrato nelle ultime settimane segnali contrastanti, con sedute in crescita alternate a ribassi.

Per leggere la versione originale dell'articolo della Reuters clicca qui.

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