Abbiamo rilevato, nei report delle ultime settimane, come la quotazione dell’oro abbia, prima e dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America, subito conseguenze dapprima in positivo - quando i sondaggi vedevano ancora Hillary Clinton come favorita - e poi in negativo, quando a seguito della vittoria di Donald Trump si è assistito ad una massiccia serie di vendite a raffica con conseguente ridimensionamento del fixing.
A questo proposito, “ZeroHedge” rilancia un articolo pubblicato dal settimanale britannico “MoneyWeek” in cui Dominic Frisby (leggi qui il testo completo) ribadisce il ruolo centrale dell’oro fisico come asset di investimento in un’ottica di diversificazione dei piccoli come dei grandi portafogli in modo da affrontare meglio gli eventi geopolitici e le loro conseguenze.
Frisby racconta la propria esperienza personale di investitore e di come la spiazzante vittoria di Trump, con conseguenti reazioni sui mercati internazionali - sebbene limitate, in fondo - lo abbia portato a chiudere alcune delle proprie posizioni in metallo prezioso, anche fisico, per non rischiare di perdere i buoni guadagni maturati negli ultimi mesi. Una scelta ragionevole, specie alla luce del fatto che Frisby - pur essendo l'oro quotato in dollari USA - da cittadino e investitore britannico ha acquistato (e quindi venduto) il proprio oro in sterline realizzando un margine, a causa del recente deprezzamento della valuta d'Oltremanica, piuttosto consistente.
L'opinionista prosegue sottolineando di aver anche mantenuto aperte altre posizioni sia in termini di oro fisico che di 'oro di carta' dal momento che il metallo prezioso rappresenta un investimento a lungo termine e che, in ogni caso, non vi sono stati segnali di panico o reazioni di mercato tali da giustificare un'uscita completa dal settore degli investimenti in oro. Infine, Frisby conferma la propria fiducia e attenzione nei confronti del metallo prezioso dichiarando a chiare lettere la propria intenzione di rientrare su questo mercato in modo ancora più consistente in futuro.
Il 'caso Frisby-Trump' ci permette di ribadire come il mercato del metallo prezioso vada affrontato con oculatezza e seguito con attenzione; operazioni di acquisto e vendita a medio-breve termine possono risultare paganti come non esserlo affatto. Resta il fatto che l'oro rimane uno dei pochissimi asset concreti sui quali scommettere sul lungo termine con la ragionevole certezza di un ritorno positivo.