“La scorsa settimana - scrive Avi Gilburt nel portale ‘GoldEagle’ - abbiamo saputo che la Bank of Nova Scotia è stata accusata dalla Commodity Futures Trading Commission di reiterati atti di spoofing in future su oro e argento compiuti tra giugno 2013 e giugno 2016. Gli operatori hanno cioè ordinato di acquistare o vendere contratti future su metalli preziosi con il solo intento a cancellare gli ordini prima dell'esecuzione, ha sostenuto la CFTC”.
Ovviamente, molti hanno sostenuto che è possibile che molte piccole operazioni di questo genere, per quanto di effetto depressivo, abbiano contribuito in modo sostanziale a far scendere il prezzo dell'oro negli ultimi sette anni. Tuttavia - prosegue Gilburt - credendo che questi casi di micro manipolazione abbiano causato un calo del mercato dell'oro dal 2011 non è diverso dal credere che una serie di piccoli tagli (paper cut, ossia piccoli dolorosi taglietti provocati da fogli di carta) possano causare la morte di qualcuno.
Ho già discusso il mio punto di vista su questo argomento, e penso sia necessario ribadire la mia prospettiva.èL'anno scorso, Gold-Eagle mi ha contattato per scrivere una sezione sulla manipolazione del mercato e ho affrontato l'argomento paper cut: Il metodo attraverso il quale ho tentato di dimostrare l'esistenza di una manipolazione all'ingrosso è di trovare le prove di piccole manipolazioni dei prezzi e suggerire che questi “tagli di carta“ possono aver causato il sanguinamento del mercato fino alla morte. Naturalmente, nessuna delle singole “situazioni“ e nemmeno la loro accumulazione ha fornito un briciolo di prova evidente che il mercato dell'oro sia stato manipolato fino a perdere il 40% e che il mercato dell'argento è lo sia stato fino a perdere il 70%.
Molti diranno dunque, senza dubbio, che le mie conclusioni sostengono che non vi sia stata alcuna effettiva manipolazione nel mercato; a questi suggerisco di leggere di nuovo, effettivamente, quello che ho scritto. E, se ancora non riuscite a giungere alle conclusioni corrette, permettetemi di guidarvi nella giusta direzione.
Io riconosco che ci sono “manipolazioni“ nel mercato da parte di soggetti più grandi. Ma, oltre a questi macro casi, vi sono numerose “manipolazioni“ di una entità singola molto piccola, dei “tagli di carta“, come ho giè detto in precedenza, tuttavia incapaci influire sostanzialmente sul fixing. Inoltre, come pure i casi presenti, queste manipolazioni di piccolo grado si verificano in entrambe le direzioni, cioè sia al ribasso che al rialzo.
Pertanto, la mia idea è che tali èmanipolazioniè non abbiano in sè causato la diminuzione dell'oro del 40% e dell'argento del 70%. Chiamiamola piuttosto una correzione del mercato e non una manipolazione e accettiamola. Quindi, ad esempio, il caso Deutsche Bank, non è stato il primo caso riguardante la manipolazione del mercato, nè sarè probabilmente l'ultimo. “Ma ciò che molti non mettono in evidenza è questo: la manipolazione trattata in questi casi non è la grossolana manipolazione a cui tutti gli analisti hanno puntato a spiegare perchè i metalli preziosi hanno subito pesanti contrazioni“.
Per il testo originale dell'articolo di Avi Giblurt leggi qui.