Il portale di settore “GoldCore”, ogni anno oppure con cadenza biennale, pubblica un dettagliato report nel quale viene analizzata la situazione dei metalli preziosi da investimento, oro “in primis”, e nel quale vengono formulate tesi sui probabili e possibili scenari di evoluzione futura del mercato.
Il rapporto più recente, diramato appena pochi giorni fa - il 10 dicembre, per l'esattezza - sottolinea innanzi tutto come il 2016, per il settore finanziario e delle valute, potrebbe riservare una sorta di 'tempesta perfetta' e come, proprio per questo, il periodo attuale rappresenta uno dei migliori in assoluto per differenziare i propri investimenti orientandosi sul metallo prezioso. Molti soggetti istituzionali e privati hanno già afferrato quest'opportunità: basti considerare che nelle ultime settimane, con la quotazione dell'oro ai minimi da circa sei anni, la domanda globale di lingotti di 'fisico' si è mantenuta molto elevata in particolare in India e Cina ma anche negli Stati Uniti d'America e, per quanto riguarda l'Europa, in Germania.
A titolo di esempio, passando dai lingotti alle monete da investimento in oro, basti ricordare come la U.S. Mint - la zecca federale americana - abbia commercializzato nel solo mese di novembre la bellezza di 237.500 monete bullion (+95,5% rispetto allo stesso mese del 2014) per un peso di fino pari a 135.000 once troy (+86,6% rispetto al novembre precedente).
Siamo di fronte - sostiene l'analista Mark O'Byrne - ad una opportunità storica, da cogliere al volo anche perchè, nei primi mesi del 2016, con il tradizionale 'risveglio' del mercato aureo legato al capodanno cinese si potrebbe assistere ad uno scenario di rialzo dei prezzi.
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