Era diventato famoso in tutto il mondo, non soltanto negli ambienti scientifici, grazie al film sulla sua vita intitolato “A beautiful mind” e interpretato da Russel Crowe: si tratta di John Nash, matematico ed economista statunitense nato il 13 giugno 1928 e morto tragicamente insieme alla moglie, in un incidente stradale, il 23 maggio scorso.
Nash, nel corso della sua lunga e brillante carriera, ha innanzi tutto elaborato la cosiddetta ''Teoria dei giochi'', intesa come studio dei processi decisionali strategici e, in particolare, come studio di complessi e performanti modelli matematici di simulazione basati sui concetti di conflitto e cooperazione tra parti razionali intelligenti in grado di prendere decisioni.
Oltre alla matematica pura e a quella applicata, Nash si è dedicato con successo anche allo studio dei meccanismi dell'economia influenzando altri importanti nomi nel settore. In particolare, nel suo saggio del 2012 dal titolo ''The golden revolution'', John Butler ha ipotizzato è basandosi proprio sulle teorie e i modelli di Nash - che l'epoca delle cosiddette ''fiat currency'' (ossia le valute fiduciarie, il cui valore è stabilito 'per decreto' dalle autorità emittenti) sta volgendo al termine e che l'economia mondiale dovrà necessariamente orientarsi in futuro verso una qualche nuova forma di 'gold standard'.
Una teoria che ha suscitato ampia eco in tutto il mondo, ma non sappiamo se le politiche attuate dopo la pubblicazione del volume è specie da parte di Russia e Cina è in termini di incremento delle riserve auree, rappresentino una conferma indiretta delle teorie di Butler o se le due superpotenze, come altri paesi, abbiano piuttosto seguito analisi di mercato e criteri diversi. Per saperne di più leggi qui l'articolo pubblicato da ''GoldCore''.