Il loro autore, il grande scultore Augustus Saint-Guadens, non le vide mai coniate, anche se restano uno dei suoi capolavori ed una tra le monete più celebri della serie americana: parliamo delle monete in oro da 10 dollari  in oro tipo “Indian Head” battute tra il 1907 e il 1933. Coniate con un peso di 16,718 grammi e un diametro di 26,92 millimetri, le “aquile” al tipo del pellerossa hanno, come era previsto dalle leggi federali, un titolo di 900 millesimi, con la restante parte composta di rame.

L'Aquila e l'Indiano: una bullion coin da leggenda

Il dritto raffigura una solenne aquila - il volatile simbolo degli Stati Uniti d'America - in piedi, rivolta verso sinistra, coi rostri aggrappati ad un fascio di frecce attorno al quale è avvolto un serto d'alloro. In alto il nome UNITED STATES OF AMERICA, in basso il valore in parole (TEN DOLLARS). Il motto IN GOD WE TRUST compare solo su parte degli esemplari, mentre l'altro motto latino tipico delle monete e delle banconote a stelle e strisce (E PLURIBUS UNUM) è impresso in alto a destra. Un'aquila che Saint-Gaudens aveva già modellato in modo simile per una medaglia commemorativa e che aveva suscitato numerosi apprezzamenti; un'aquila che, del resto, l'autore dichiarò di essere stata ispirata niente meno che da quella impressa su alcune antiche monete egiziane del periodo tolemaico.

Al rovescio dei 10 dollari 'Indian Head' è ritratto un nativo americano di profilo, con il classico copricapo di piume sul cui fregio è scritta la parola LIBERTY. In realtà, la figura deriva da una personificazione della Lady Liberty che, con i capelli raccolti e cinta d'alloro, Saint-Gaudens aveva predisposto per le monete da un centesimo. Sta di fatto che questo modello piacque talmente al presidente Theodore Roosevelt che lo volle adottare per i 10 dollari oro, ma trasformandolo in un indiano. Disse testualmente il presidente ai responsabili della zecca: "Credo davvero che almeno su una moneta dovremmo avere un indiano col copricapo di piume. E' qualcosa di tipicamente americano, ed è molto pittoresco!".

Dopo oltre un quarto di secolo di ''onorato servizio'' fu un altro presidente Roosevelt a decretare, nel 1933, la fine della coniazione dei 10 dollari al tipo della testa d'indiano. Franklin Delano Roosevelt, l'artefice del New Deal, infatti, dopo la Grande Depressione decise tra le altre misure volte a salvare l'economia americana e le finanze federali, di blindare le riserve auree del paese, limitare la circolazione di moneta in oro e, per conseguenza, di non coniare ulteriori esemplari in metallo prezioso.

Da quel momento, i 10 dollari in oro 'Indian Head' sono diventati una moneta tesaurizzata in tutto il mondo e sono ancora oggi una delle tipologie protagoniste del mercato delle bullion coin da investimento.

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