L’analista Frank Holmes ha dedicato recentemente due ampi approfondimenti, dalle colonne del portale specializzato “GoldEagle”, ad uno dei mercati più importanti - ma anche uno tra i più complessi del pianeta - per quanto riguarda il metallo prezioso: l’India.
In un post del 18 agosto (leggi qui il testo completo), Holmes sottolinea come il popolo indiano, fin dalle origini della civiltà, abbia nutrito 'un appetito insaziabile' per l'oro, non solo a motivo della bellezza di questo metallo e per ragioni rituali e religiose, ma anche considerandolo una fondamentale riserva di valore. Nel 2015, ad esempio, la richiesta del paese per il solo settore gioielleria ha toccato le 668 tonnellate metriche, al secondo posto dopo la Cina e a coprire un terzo del totale mondiale.
Fattori culturali e climatici possono, tuttavia, influenzare notevolmente sia in positivo che in negativo la richiesta di metallo prezioso da parte del mercato indiano, con conseguenze sull'intero settore a livello planetario. Il periodo tra giugno e settembre, infatti, rappresenta la stagione dei monsoni, cruciale per il fondamentale settore agricolo dal quale dipende una larga fetta dell'economia indiana. Un buon raccolto può determinare, infatti, l'arricchimento di milioni di famiglie e, viceversa, un risultato modesto puè significare riuscire solo a mantenere il proprio livello economico o, addirittura, un marcato impoverimento.
''Il raccolto si trasforma in oro'', scrive Holmes riportando come, secondo fonti Reuters, per il biennio 2016/2017 ci si aspetti, in India, una crescita della spesa in oro di circa l'11%; del metallo prezioso richiesto dal gigante asiatico, circa un terzo sarà acquisito da famiglie di aree rurali in proporzione al risultato dei raccolti.
Strettamente correlati al ciclo economico tradizionale del paese vi sono poi i matrimoni, fattore sociale che riveste a un ruolo di primo piano nella performance annuale del mercato aureo indiano e che sono concentrati nella stagione che si aprirà con il mese di novembre. In una seconda analisi diramata il 22 agosto (leggi qui il testo completo), Frank Holmes fa il punto su questo aspetto.
Secondo alcuni studi economico-demografici, considerato che più di 300 milioni di cittadini indiani hanno un età compresa tra i 25 e i 29 anni, il decennio 2011-2021 potrebbe far registrare complessivamente oltre 150 milioni di matrimoni. Se se tiene conto, inoltre, del fatto che in ogni matrimonio l'acquisto di oro impegna dal 35% al 40% della spesa totale, con quantitativi per singola cerimonia che vanno dai 20 grammi ai 20 chilogrammi, si ha la misura di quanto le cerimonie nuziali - insieme al ciclo dell'economia agricola - possano ripercuotersi sul mercato globale del metallo prezioso.