Dopo tre sedute all’insegna di una sostanziale stabilità attorno al livello di 1.130 euro per oncia (36,33 euro al grammo), il metallo prezioso ha vissuto, giovedì 16 marzo, la prima seduta in deciso territorio positivo dalla fine di febbraio, con un balzo in avanti di circa mezzo euro per grammo; una quotazione mantenuta anche nell’ultima seduta del periodo, ma che non rappresenta al momento un segnale decisivo, dopo le ultime settimane di contrattazioni caratterizzate da un quasi costande andamento al ribasso.
Sintesi della settimana | Alla fine della settimana, il metallo prezioso si è apprezzato di 42 centesimi di euro, pari ad un +1,17%, collocandosi a quota 36,79 euro per grammo. Il tutto, dopo essere sceso fino a 36,27 euro al fixing di mercoledì 15 ed aver rimbalzato fino al massimo di periodo il giorno dopo, a quota 36,80 euro.
Sintesi del mese | L'analisi del grafico relativo agli ultimi trenta giorni mostra come l'oro abbia attraversato, a partire dall'ultima settimana di febbraio, una fase di contrazione costante interrotta, al massimo, da sporadiche sedute all'insegna della stabilità. Tra il 17 febbraio e il 17 marzo il grammo di metallo prezioso si è deprezzato di 71 centesimi, passando da 37,50 a 36,79 euro; in percentuale, il risultato è pari al -1,89%.
Sintesi dell'anno | Sull'orizzonte temporale degli ultimi 365 giorni, l'oro fa registrare un +2,17% che, sul grammo, corrisponde ad un apprezzamento di 78 centesimi. A circa un anno fa - per l'esattezza il 1è aprile 2016 - risale il minimo di periodo (34,32 euro per grammo), mentre il massimo relativo data al 6 luglio a quota 39,72 euro: tali estremi delineano una forbice di oscillazione del fixing al grammo ampia ben 5,40 euro. Concludendo con l'anno solare 2017, il risultato appare migliore: +3,72%.