Scontando in parte l’attuale forza dell’euro sul dollaro - o meglio, la generale debolezza del biglietto verde sul mercato delle valute, dove il rapporto rispetto alla divisa comunitaria veleggia su quota 1 euro per 1,22 dollari USA - nella settimana appena trascorsa il metallo prezioso è rimasto pressochè stabile cedendo, dopo cinque sedute senza scossoni, circa tre decimi di punto percentuale.
Sintesi della settimana | Dopo tre giorni di calma piatta, nella giornata di giovedì 18 gennaio l'oro ha ceduto 19 centesimi di euro al grammo (portandosi a 34,95 euro) per poi recuperarne 9 nella seduta di venerdì chiudendo così la settimana a 35,04 euro per grammo.
Sintesi del mese | Con un +2,12%, il periodo dal 19 dicembre 2017 alla stessa data del gennaio 2018 appare positivo per il metallo prezioso la cui quotazione in euro è aumentata di 73 centesimi per grammo a fronte di una forbice di oscillazione del fixing di ampiezza pari a 1,21 euro. Il minimo di periodo è stato registrato il 21 dicembre a 34,26 euro per grammo; il massimo di periodo, invece, sono i 35,47 euro al grammo dell'8 gennaio.
Sintesi dell'anno | Viaggia in territorio negativo, invece, la performance sull'arco dei 365 giorni con una perdita secca di tre punti percentuali e mezzo che, sul prezzo al grammo dell'oro, equivale a -1,27 euro a fronte di una forbice di oscillazione che, nel periodo, in ampiezza ha sfiorato i 5 euro (4,91 per l'esattezza). L'anno solare 2018 del metallo prezioso, alla data di venerdì 19 gennaio, fa segnare infine un residuale -0,03%.