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Due sedute iniziali in lievissima flessione, una giornata di contrattazioni all’insegna di un moderato recupero e, a seguire, altre due sedute di mercato in territorio decisamente negativo: questo lo schema della settimana del metallo prezioso fra lunedì 17 e venerdì 21 settembre con un risultato che, dopo il mezzo punto circa perso la settimana precedente, lima un ulteriore punto percentuale dal fixing portando il prezzo al livello finale di 32,77 euro per grammo d’oro.
Sintesi della settimana | Altre trentotto centesimi di euro lasciati sul terreno in cinque giornate di mercato: questo il risultato del periodo che vede il metallo prezioso assestarsi sotto quota 33 euro per grammo e muoversi, come da tempo accade, in una forbice di ampiezza limitata, in questo caso appena 40 euro centesimi. Ennesimo segnale di un mercato che, pur tra segnali di vivacità come i costanti acquisti di numerose banche centrali, in questa fase storica non trova ancora una direzione precisa.
Sintesi del mese | La sostanziale staticità del periodo è confermata dal -1,39% della performance relativa agli ultimi trenta giorni: il grafico evidenzia efficacemente l'alternarsi di giornate positive e di altre con segno meno, alle quali si aggiungono purtroppo alcune sedute di strappo verso il basso che riposizionano la quota media del fixing. In termini assoluti, fra il 21 agosto e il 21 settembre il grammo d'oro ha perso 46 centesimi di euro ed ha oscillato in una forbice di appena 55 centesimi.
Sintesi dell'anno | Sfiora i sei punti percentuali (-5,94%, pari a -2,07 euro per grammo) il risultato mobile sui 365 giorni con, da segnalare, la fase di decrescita iniziata in giugno e che appare la più marcata del periodo. Anzi, volendo estendere il nostro grafico storico, per incontrare una fase di contrazione del prezzo dell'oro in euro così ampia bisogna tornare indietro ai due “crac“ di aprile-maggio o del giugno-luglio 2017. Concludiamo, come al solito, con il dato da inizio anno solare: al 21 settembre si registra un pesante -6,48%.