Dopo un avvio di settimana all'insegna di una certa prudenza, con un lieve ripiegamento nella seduta di martedì 23 gennaio, la quotazione dell'oro sul mercato globale ha beneficiato - come accaduto, più in genenrale, ai mercati azionari europei e non solo - delle dichiarazioni del presidente della BCE Mario Draghi in merito alle misure che l'istituto di Francoforte intende attuare al fine di consolidare e rendere più duratura la ripresa economica. Così, il grammo di metallo prezioso sì è apprezzato di quasi mezzo euro.
Sintesi della settimana | Partito da un fixing di 31,14 euro per grammo lunedì 18, il grammo di metallo prezioso ha chiuso la settimana a quota 32,58 euro. Del range di 53 euro centesimi entro cui sono oscillati i fixing di fine giornata, ben 44 si sono trasformati - alla fine - in incremento della quotazione, a riprova di una settimana positiva che ha fatto segnare per l'oro un apprezzabile +1,38%.
Sintesi del mese | Ancora più robusto appare l'apprezzamento dell'oro nell'arco mensile tra il 22 dicembre e il 22 gennaio, con un incremento assoluto sul grammo di 1,08 euro che, in percentuale, corrisponde al +3,42%. Dal minimo di periodo, toccato il 30 dicembre scorso a quota 31,21 €/gr, il metallo prezioso è salito addirittura del +4,40% riguadagnando, fin dai primi giorni del 2016, una quota di supporto di 1.000-1.010 euro per oncia.
Sintesi dell'anno | I dati positivi nel breve termine non compensano, in ogni caso, una situazione ben diversa se considerata sull'arco dei 365 giorni dal 22 gennaio 2015 alla stessa data di quest'anno: i 36,34 è/gr di inizio periodo (1.130,18 euro per oncia) sono infatti lontani dai 32,58 attuali, nella misura di un secco -10,33%. Se consideriamo, invece, la performance del metallo prezioso dalla prima seduta dell'anno solare 2016, possiamo consolarci con un apprezzamento del +1,51%.