Settimana poco mossa, quella tra lunedì 18 e venerdì 22 luglio, per il metallo prezioso che, dopo aver messo a segno due sedute positive, ha ripiegato nella giornata di mercoledì sui livelli di inizio settimana tornando di poco sotto quota 1.200 euro per oncia (per l’esattezza a 1.196,02, corrispondenti a 38,45 euro per grammo). Un mini rimbalzo nella seduta di giovedì 21 ed un venerdì all’insegna della stabilità hanno portato, a fine settimana, ad un marginale apprezzamento del prezzo dell’oro quantificabile nel +0,17%.
Sintesi della settimana | Sei centesimi di euro per grammo: a tanto ammonta il guadagno fatto registrare nel periodo dal metallo prezioso, i cui fixing di fine giornata hanno oscillato in un range di appena 36 centesimi. Una situazione di stabilità - o forse di attesa - non troppo diversa da quella fatta registrare nella settimana precedente.
Sintesi del mese | Iniziato con l'impennata del fixing causata dal risultato del referendum Brexit, il mese dal 22 giugno alla stessa data di luglio appare come una delle fasi più vivaci attraversata dal metallo prezioso negli ultimi anni, con un guadagno netto del +7,38% che corrisponde ad un passaggio del grammo d'oro, tra inizio e fine periodo, da 35,91 a 38,56 euro. Dall'analisi del grafico, con massimo di periodo a quota 39,72 euro al grammo il 6 luglio, si nota inoltre come - dopo quella data - il metallo prezioso si sia mosso attorno costantemente attorno alla quota di supporto di 1.200 euro per oncia (38,58 euro al grammo).
Sintesi dell'anno | E' pari al +18,23% la performance del metalli prezioso nei 365 giorni dal 22 luglio 2015 alla stessa data del 2016. Nell'anno in esame, il minimo di periodo rimangono i 31,11 euro al grammo del 17 dicembre scorso, il massimo i 39,72 del 6 luglio. Per quanto riguarda, infine, l'anno solare 2016 dell'oro vede un apprezzamento che supera, in euro, il venti per cento (+20,11%, pari a +5,94 euro per grammo).