Per bocca di Mariuo Draghi, la Banca centrale europea ha fattoi sapere che non cambierà la direzione su tassi e QE, almeno nei prossimi mesi. L’euro, così, ha accelerato ulteriormente fino a prortarsi oltre quota 1,25 dollari e questi fattori, assieme alle non troppo bellicose dichiarazioni di Trump al recente forum economico di Davos, hanno fato sì che la quotazione del metallo prezioso, tra lunedì 22 e venerdì 26 gennaio, sia rimasta pressochè invariata.

La settimana dell'oro: 22-26 gennaio 2018

Sintesi della settimana | E' ampia appena 24 euro centesimi, sul prezzo di un grammo d'oro, la forbice d'oscillazione del fixing nella settimana appena trascorsa che ha visto la quotazione del metallo prezioso ridimensionarsi, alla fine, di appena 6 centesimi per grammo (-0,18% sul fixing del venerdì precedente) per attestarsi a quota 34,97 euro.

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Sintesi del mese | Negli ultimi trenta giorni, nonostante la crescente forza della valuta comunitaria sul biglietto verde statunitense, il metallo prezioso si è apprezzato in euro dell'1,23%, pari a +43 centesimi per grammo. Minimo e massimo di periodo si collocano, rispettivamente, al fixing dello scorso 27 dicembre (34,55 euro/grammo) e a quello dell'8 gennaio (35,47 euro/grammo).

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Sintesi dell'anno | Guardando indietro agli ultimi 365 giorni, l'oro sconta in euro una contrazione del -2,25% pari a -81 centesimi di euro per grammo. Piuttosto ampio, come è evidente anche dal grafico, il range di oscillazione del prezzo del metallo prezioso: ben 4,91 euro, tra un minimo di 33,98 euro/grammo al fixing del 12 dicembre 2017 e un massimo di 38,89 euro/grammo alla data dello scorso 12 aprile. L'anno solare 2018, per concludere, al fixing del 26 gennaio non sembra ancora aver imboccato una direzione precisa: la quotazione dell'oro è infatti quasi inalterata da inizio 2018, con una ''perdita'' di circa due decimi di punto percentuale (-0,21%, per la precisione).

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