Il metallo prezioso - non accadeva dalla metà di aprile - è scivolato di nuovo sotto la soglia dei 1.100 euro per oncia, in una settimana all’insegna costante del segno meno e che ha fatto si che la quotazione del grammo d’oro abbia lasciato sul terreno 87 centesimi di euro, pari ad un -2,42%. Si è trattato, dunque, di una delle settimane meno brillanti vissute negli ultimi sei mesi.
Sintesi della settimana | Da un'apertura a quota 35,94 euro per grammo, nelle giornate di lunedì 23 e martedì 24 si è assistito ad un modesto ridimensionamento del fixing mentre la giornata di mercoledì 25 ha fatto segnare una battuta d'arresto più marcata, con la perdita di circa 50 centesimi di euro. Meno volatili, ma in ogni caso in territorio negativo, anche le due sedute di giovedì 26 e venerdì 27.
Sintesi del mese | La performance della settimana appena trascorsa fa arretrare anche il risultato mensile fino a quota -1,06% che, in termini assoluti, equivale ad una variazione del prezzo del grammo di metallo prezioso di -38 centesimi di euro. Il fixing di fine periodo rappresenta anche il minimo relativo dei trenta giorni in esame, mentre il massimo era stato toccato il 16 maggio a 36,47 euro al grammo (1.134,38 euro per oncia d'oro).
Sintesi dell'anno | Sull'orizzonte degli ultimi 365 giorni, l'oro è rimasto di fatto stabile; il grammo di metallo prezioso, tra il 27 maggio 2015 e la stessa data del 2016, si è infatti contratto, in euro, di appena 5 centesimi pari ad un residuale -0,13%. Se, invece, prendiamo in esame la performance del metallo prezioso relativa all'anno solare 2016, si conferma un robusto incremento nella misura di un +9,25%; sul grammo, dunque, si è avuto un apprezzamento pari a 2,97 euro.