Era dal 30 settembre scorso che l’oro non ripiegava sotto quota mille euro per oncia; cosa che, di nuovo, ha fatto a conclusione dell’ultima settimana di contrattazioni del mese di novembre, attestandosi a quota 999,50 euro l’oncia nella giornata di venerdì 27. Fluttazioni contenute, in ogni caso, nel periodo in esame con appena 38 centesimi a separare il fixing minmo dal massimo.
Sintesi della settimana | La quotazione del grammo di metallo prezioso ha lasciato sul terreno, al termine della settimana in esame, 21 centesimi di euro (pari al -0,65%) confermando la situazione di incertezza giè evidenziata nelle tre settimane precedenti e seguita alla fase di calo più marcato che si è registrata, invece, fra mercoledì 28 ottobre (quando l'oncia era quotata a 1.065,20 euro) e giovedì 5 novembre (fixing a 1.017,85 euro).
Sintesi del mese | In ragione di quanto evidenziato al punto precedente, la performance dell'oro riferita al periodo di contrattazioni dal 27 ottobre al 27 novembre appare piuttosto pesante: è infatti quantificabile nel -5,32% il ridimensionamento della quotazione espressa in euro. Andamento del tutto parallelo per quanto attiene la quotazione riferita alla divisa statunitense, che nello stesso periodo è passata da 1.169,70 a 1.057,40 dollari per oncia.
Sintesi dell'anno | In riferimento all'ultimo anno, il prezzo dell'oro fa registrare ancora una crescita quantificabile al +4,50% con minimo di periodo pari a 30,49 euro al grammo (28 novembre 2014) e massimo a 36,94 euro (23 gennaio 2015). Anche rispetto alla prima seduta del 2015 il risultato è positivo, sebbene in misura minore e quantificabile al +2,53%.