Dopo due sedute - quelle di lunedì 27 e martedì 28 - all’insegna di una sostanziale stabilità, la settimana del metallo prezioso a cavallo tra la fine febbraio e l’inizio di marzo ha imboccato una china discendente che ha vissuto la giornata più pesante venerdì 3 marzo, annullando così parte dei guadagni messi a segno dall’oro nelle ultime settimane di contrattazione.
Sintesi della settimana | Alla fine del periodo, il metallo prezioso ha fatto segnare un -2,02% che in termini assoluti si è tradotto in un ridimensionamento del prezzo al grammo da 38,12 a 37,37 euro (-77 centesimi di euro per grammo).
Sintesi del mese | La performance dell'oro relativa agli ultimi 30 giorni di contrattazioni (3 febbraio - 3 marzo) rimane positiva, nella misura di un +2,96% che equivale ad un incremento del prezzo al grammo di +1,07 euro. Il minimo di periodo si colloca in apertura, a quota 36,27 euro al grammo; il massimo, invece, è stato raggiunto proprio la settimana scorsa - al fixing di lunedì 27 febbraio - a quota 38,13 euro per grammo.
Sintesi dell'anno | Negli ultimi 365 giorni, il metallo prezioso ha visto la propria quotazione in euro crescere di 58 centesimi al grammo (pari ad un +1,58%) a fronte di una forbice di oscillazione del fixing ampia ben 5,80 euro. Massimo di periodo rimangono i 1.235,36 euro per oncia del 6 luglio 2016 (39,72 euro al grammo); minimo di periodo, viceversa, il 1è aprile 2016 a quota 1.067,44 euro l'oncia (34,32 euro per grammo). Dall'inizio dell'anno solare 2017, infine, l'oro fa registrare un apprezzamento del +5,29%