Con i mercati internazionali chiusi per festività lunedì 28 marzo, anche la settimana finale del mese si è concentrata in sole quattro sedute, tutte caratterizzate da una tendenza al ribasso della quotazione dell’oro. I 1.094,37 euro per oncia del fixing finale di martedì 29, infatti, a fine periodo hanno subito un ridimensionamento fino a quota 1.067,44 euro.
Sintesi della settimana | Il metallo prezioso, tra il 21 e il 24 marzo, si è mosso in un range di quotazioni di ampiezza pari ad appena 55 centesimi di euro, con un risultato finale negativo nella misura di -38 centesimi di euro per grammo. Il massimo di periodo è stato toccato lunedì 21 a quota 1.106,04 euro l'oncia, mentre il minimo è stato registrato al termine della seduta di mercoledì 23, al livello di 1.088,97 euro. In termini percentuali la settimana si è chiusa dunque con un -1,06%.
Sintesi del mese | La tendenza al ribasso in atto dall'inizio di marzo ha determinato una contrazione nel prezzo dell'oro, nell'ultimo mese, pari al -3,60%, con un passaggio dai 36,49 euro al grammo di inizio periodo ai 35,18 dell'ultima seduta in oggetto (24 marzo). Sono 2,22 gli euro che separano minimo e massimo di periodo, una forchetta che presenta i livelli estremi nei 37,23 euro al grammo raggiunti il 7 marzo e nei 35,01 toccati, invece, il 23 dello stesso mese.
Sintesi dell'anno | L'ultimo periodo di contrazioni, seguito ad una fase di robusta crescita, ha riportato praticamente sullo zero la performance dell'oro nell'arco degli ultimi 365 giorni (+0,23%). Dalla prima seduta dell'anno in corso, tuttavia, il metallo prezioso fa ancora registrare una crescita di ben il +9,60%, avendo inaugurato il 2016 con un fixing sotto quota 1.000 euro per oncia (998,42, per l'esattezza).