Il mese di ottobre si è aperto, per quanto riguarda il metallo prezioso, con una delle settimane più pesanti da molto tempo a questa parte; quattro sedute consecutive in marcato territorio negativo, infatti, hanno riportato l’oro - dopo tre mesi di oscillazioni attorno ad una quota di supporto di 1.200 euro per oncia - a sfiorare i 1.120 euro per chiudere la settimana, quindi, con una giornata di contrattazioni sostanzialmente stabile nella quale il recupero è stato frazionario.
Sintesi della settimana | Il cinque sedute, il metallo prezioso ha visto ridimensionarsi la propria quotazione di 1,78 euro al grammo, passando dai 37,94 euro della chiusura di venerdì 30 settembre ai 36,16 del fixing di venerdì 7 ottobre. In percentuale, ciò equivale ad un -4,69%.
Sintesi del mese | Ancor più pesante il risultato nell'arco degli ultimi 30 giorni; il 7 settembre, infatti, il metallo prezioso quotava 38,53 euro al grammo e, perciè, la perdita nel periodo risulta pari al -6,16%. Come appare evidente dal grafico di periodo, dopo una fase interlocutoria è stata proprio la settimana appena trascorsa a determinare gran parte del risultato con il prezzo del grammo d'oro che si è ridimensionato di ben 2,37 euro.
Sintesi dell'anno | Rimane positiva, invece, la performance nell'arco dei 365 giorni dal 7 ottobre 2015 alla stessa data del 2016: il +10,42% equivale ad un apprezzamento del grammo d'oro di 3,41 euro a fronte di un range di oscillazione del fixing ampio ben 8,61 euro, tra il minimo di periodo del 17 dicembre 2015 (a 31,11 euro per grammo) ed il massimo raggiunto il 6 luglio 2016 (a 39,72 euro per grammo). Relativamente all'anno solare, infine, l'apprezzamento è pari al +12,63%; il metallo prezioso, infatti, ha aperto il 2016 a quota 32,10 euro al grammo.