Un’altra settimana pesante, per il metallo prezioso, quella tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Ad alcune sedute iniziali all’insegna di una certa stabilità, infatti, è seguito un vero e proprio “giovedì nero” in concomitanza con il discorso del presidente della BCE Mario Draghi e l’annuncio del prolungamento del “Quantitative Easing” nell’Eurozona fino al marzo 2017. Decisioni che hanno deluso i mercati finanziari internazionali e depresso la quotazione dell’oro la quale, tuttavia, ha subito un rimbalzo nella giornata di venerdì 4 dicembre.

La settimana dell'oro: 30 novembre - 4 dicembre 2015

 

Sintesi della settimana | Dai 32,27 euro al grammo del fixing di lunedì 30 novembre, il metallo prezioso è scivolato fino a quota 31,37 euro al termine della giornata di giovedì 3 dicembre lasciando sul terreno in tre giorni il 2,88%, salvo recuperare in parte nell'ultima seduta della settimana limitando la perdita sul periodo al -1,75%.

Sintesi del mese | Il 4 novembre, il grammo d'oro era fissato a prezzo di 32,94 euro contro i 31,71 di trenta giorni dopo: una contrazione che, in termini assoluti, si quantifica in -1,23 euro per grammo e, in percentuale, in un -3,73% e che rappresenta una delle peggiori performance mensili del 2015.

Sintesi dell'anno | Chi ha acquistato metallo prezioso il 4 dicembre 2014, alla stessa data di quest'anno ha potuto ancora apprezzare un risultato positivo, sebbene limitato al +1,05% (+33 centesimi di euro al grammo). Massima e minima quotazione dell'anno, tuttavia, appaiono distanti tra loro di ben il 19,72%, pari a 6,08 euro. Minimo di periodo, i 30,86 euro per grammo del 16 dicembre scorso, massimo a 36,94 euro raggiunto il 23 gennaio 2015.

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