Le giornate ad alta volatilità che hanno vissuto le borse mondiali - New York per prima - a causa delle persistenti voci su un prossimo aumento dei tassi USA hanno portato, nella setimana appena trascorsa, ad un rialzo della quotazione dell’oro che tuttavia, come spesso accade, si è ridimensionata a seguito dei rimbalzi sui listini azionari chiudendo in linea con i valori del venerdì precedente.
Sintesi della settimana | Un incremento di appena tre centesimi di euro divide il prezzo al grammo del metallo prezioso al fixing di venerdì 2 febbraio (è 34,44) da quello di venerdì 9 (è 34,47). Nel mezzo, come anticipato, due sedute in rialzo fino al massimo di periodo toccato martedì 6 a quota 34,71 euro/grammo ed altrettante, a seguire, in ribasso. A chiudere la settimana un venerdì nel segno di una pressochè completa stabilità del prezzo dell'oro.
Sintesi del mese | Eè di circa due punti percentuali e mezzo la contrazione nel prezzo in euro dell'oro tra il 9 gennaio e il 9 febbraio. Come si evidenzia dal grafico di periodo, salvo poche sedute il mese è stato caratterizzato da una tendenza al ribasso che ha limato dalla quotazione del grammo di fino 89 centesimi di euro.
Sintesi dell'anno | Ben più pesante il bilancio sugli ultimi 365 giorni: -7,57% che equivale ad una contrazione del prezzo del grammo di 2,82 euro, da quota 37,30 a 34,47. Minimo e massimo di periodo si confermano, rispettivamente, i 33,98 euro al grammo del 12 dicembre scorso e i 38,89 euro al grammo del 12 aprile 2017. L'ultima settimana di contrattazioni trascina in basso, a quota -1,64%, anche la performance del metallo prezioso nell'anno solare 2017.