Torna la prudenza, dopo alcune settimane decisamente positive, sul mercato del metallo prezioso che sconta anche i prevedibili risultati delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti. Così, tra lunedì 5 e venerdì 9 novembre l’oro non riesce ad imboccare una strada precisa lasciando sul terreno pochi decimali. E’ ora da vedere se il movimento laterale della quotazione sarà confermato da fattori macro economici o geopolitici oppure l’oro riprenderà quella tendenza al rialzo che sembrava aver imboccato, da ottobre, dopo un lungo periodo di calo.
Sintesi della settimana | Il calo settimanale di poco più di mezzo punto (-0,53%) si traduce in una contrazione di 18 centesimi del prezzo del grammo d'oro a seguito di un alternarsi di sedute pressochè stabili e di altre in calo più deciso.
Sintesi del mese | Resta positivo il bilancio sugli ultimi trenta giorni; fino al 28 ottobre, infatti, vi è stata una fase di marcata crescita mitigata solo dalle successive giornate di contrattazione. Il risultato finale di periodo, in ogni caso, con un +3,06% fa sì che il grammo di metallo prezioso in euro si sia apprezzato di 1,02 euro.
Sintesi dell'anno | Pressochè speculare la situazione a 365 giorni: l'oro, infatti, dal 9 novembre 2017 alla stessa data del 2018 lascia sul terreno 3,39 punti percentuali pari a -1,20 euro sul fixing del grammo. Di poco migliore, infine, la performance nell'anno solare 2018 con un -2,10% dalla prima seduta di gennaio.