Settimana a due fasi, quella fatta registrare dal mercato del metallo prezioso tra lunedì 5 e venerdì 9 settembre; se, infatti, rispetto alla chiusura di venerdì 2 (38,01 euro per grammo), l’oro ha inanellato tre sedute consecutive in positivo (fino al massimo di periodo a 38,53 euro al grammo), la decisione della BCE di Mario Draghi di lasciare invariati i tassi dell’Eurozona ai minimi storici e di proseguire il Quatitative Easing di 80 miliaridi di euro al mese almeno fino a marzo 2017 ha “raffreddato”, nelle sedute di giovedì e venerdì, anche il mercato aureo che ha limato i guadagni con due giornate all’insegna della prudenza.
Sintesi della settimana | Il +0,43% messo a segno nel periodo dal metallo prezioso dà la misura della sostanziale stabilità complessiva della settimana; da segnalare come risulti ristretta la forbice di oscillazione del fixing che - riferita alle quotazioni di fine seduta - mostra un'ampiezza di appena 26 centesimi di euro.
Sintesi del mese | La frazionaria performance positiva dell'oro della settimana appena trascorsa non riesce a compensare completamente le perdite delle settimane precedenti, anche se il risultato nei trenta giorni dal 9 agosto al 9 settembre è un ridimensionamento del fixing pari ad appena 29 centesimi di euro per grammo. In percentuale, un -0,74% che consente di considerare il periodo come di sostanziale stabilità.
Sintesi dell'anno | Si conferma ampiamente positivo il risultato del metallo prezioso se valutato nei 365 giorni dal 9 settembre 2015 alla stessa data di quest'anno: in termini percentuali, la quotazione in euro dell'oro è infatti cresciuta del +19,21%, facendo balzare il prezzo del grammo da 32,02 a 38,18 euro. Concludiamo come sempre con la performance relativa all'anno solare 2016: essendo partito il 4 gennaio da quota 32,10 euro per grammo, l'oro fa segnare al 9 settembre un aumento del +18,93%.