La quotazione dell’oro prosegue nella sua fase di discesa, anche nella settimana di contrattazioni dal 7 all’11 dicembre, in uno scenario internazionale che, tuttavia, continua a mostrare una forte richiesta di lingotti e di metallo fisico sia da parte di investitori istituzionali che privati. Uno scenario ancora in parte da interpretare in vista del nuovo anno.
Sintesi della settimana | Nella settimana in esame, la quotazione del grammo di metallo prezioso è passata da 31,96 a 31,38 euro, con due sedute di calo più marcato registrate martedì e giovedì. I due valori anzi detti rappresentano, rispettivamente, il massimo ed il minimo settimanali.
Sintesi del mese | La “rottura” di quota 1.000 euro per oncia avvenuta lo scorso 27 novembre (con fixing di fine seduta a quota 999,50 euro) ha dato il via, nel periodo, ad un ridimensionamento della quotazione dell’oro che ha vissuto giovedì 3 dicembre la giornata più pesante, con l’oncia troy passata da 998,23 a 975,60 euro. Nemmeno il rimbalzo fatto registrare nelle due sedute successive ha segnato una reale inversione di tendenza. Nel mese, il metallo prezioso ha perso il 3,13%.
Sintesi dell’anno | L’andamento delle ultime settimane di contrattazioni fa sì che, sull’anno dall’11 dicembre 2014 alla stessa data del 2015, l’oro mostri una performance di pressoché completa stabilità, con un ridimensionamento di appena lo 0,20%. Non molto diverso, sebbene in frazionario terreno positivo, il risultato se visto dall’inizio dell’anno solare: alla riapertura dei mercati del 2 gennaio 2015, infatti, l’oro quotava 974,88 euro per oncia contro i 976,15 dell’11 dicembre. Sul grammo, i 31,34 euro di inizio 2015 sono diventati 31,38.