La prima settimana del mese di dicembre ha collocato un altro mattone di sostegno al metallo prezioso che, dal minimo dell’ultimo trimestre toccato il 5 novembre, in un mese fa registrare, complessivamente, un robusto incremento nelle quotazioni che si riavvicinano, pian piano, alla soglia dei mille euro per oncia (pari a 32,15 €/gr). La vittoria del “no” al referendum elvetico su rimpatrio e incremento delle riserve auree non ha tuttavia permesso una sicura impennata del prezzo dell’oro i cui effetti avrebebro portato grande volatilità.

La settimana dell’oro

Sintesi della settimana | Apre a 30,75 €/gr, l’oro, il 1° dicembre, per chiudere a 31,22 €/gr dopo avere solo frazionalmente ripiegato rispetto al massimo della settimana, fatto registrare il 3 dicembre a quota 31,47 €/gr. Un apprezzamento finale, dunque, di poco inferiore al mezzo euro per grammo, e che lascia ben sperare anche per le settimane a venire.

Sintesi del mese | Trend positivo confermato per l’oro in modo deciso, anche mese su mese, con un +6,13% che si traduce in un aumento del prezzo del metallo prezioso pari ad 1,80 €/gr. Corrispondono rispettivamente a 29,42 e 31,47 €/gr il minimo e il massimo del periodo.

Sintesi dell’anno | Chi ha investito in bullion (oro monetato o lingotti) esattamente un anno fa, ossia il 5 dicembre 2013, porta a casa – nonostante alti e bassi - un apprezzabile +8,53% finale, naturalmente al lordo del capital gain previsto dalla legge, da calcolare in ragione del 26% della plusvalenza. In termini assoluti il prezzo dell’oro anno su anno, alla data del 5 dicembre, è cresciuto di 2,45 €/gr mentre il range di oscillazione tra minimo e massimo si è attestato a 3,92 euro.

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