Continua, anche nella settimana centrale del mese in corso, la fase "poco mossa" per quanto riguarda le quotazioni dell'oro, che sembra quasi in attesa di ulteriori indicazioni dai complessi scenari macroeconomici globali è soprattutto, da parte delle grandi potenze industriali che, come il Giappone, non riescono a frenare la deflazione e, anzi, ad essa aggiungono una contrazione del prodotto interno lordo è per iniziare a prendere una direzione più decisa.

LA SETTIMANA DELL’ORO

Sintesi della settimana | Rispetto alla settimana precedente, l’oro si apprezza dello 0,39% in uno scenario, perciò, di sostanziale stabilità evidenziato anche dall’ampiezza, davvero modesta, della forbice tra minimo e massimo fixing che differiscono l’uno dall’altro di appena 12 centesimi di euro al grammo. Minimo del periodo poco sotto i 931 euro per oncia (29,93 €/gr), massimo appena sopra i 938 (equivalenti a 30,17 €/gr).

Sintesi del mese | Si conferma moderatamente in rosso l’ultimo mese di contrattazioni, con una contrazione del prezzo del metallo prezioso che in assoluto perde 1,18 €/gr e, in percentuale, il 3,75%. Solo parziale, dunque, il recupero rispetto ai minimi fatti segnare, con un andamento al ribasso repentino, fra il 22 ottobre e il 5 novembre, attorno a quota 915-920 euro per oncia.

Sintesi dell’anno | Più contenuto, invece, appare il calo su base annua: considerando il periodo dal 14 novembre 2013 allo stesso giorno di quest’anno, infatti, il metallo prezioso per eccellenza fa segnare appena un -1,80% ridimensionando la quotazione di 55 centesimi di euro per ogni grammo a fronte di un range di oscillazione tra massimo e minimo del periodo stimato in ben 3,92 €/gr. Ciò significa che l’oro si è stabilizzato notevolmente a fronte delle pur consistenti oscillazioni cui era stato sottoposto specie tra marzo e giugno.

Prodotto aggiunto alla wishlist