La recente decisione presa dalla Federal Reserve americana di lasciare invariato il costo del denaro ai minimi storici, in presenza di uno scenario di ripresa economica globale ancora non del tutto consolidato, nella settimana appena trascorsa ha spinto l’oro al rialzo fino oltre quota 1.000 euro per oncia.
Sintesi della settimana | Tra lunedì 14 e venerdì 18 settembre, il grammo di metallo prezioso si è apprezzato di 78 centesimi di euro passando da 31,39 a 31,17 euro; un incremento percentuale del 2,47% che, su base settimanale, rappresenta uno dei risultati più positivi degli ultimi mesi. Il massimo di periodo è stato toccato in coincidenza con il fixing di fine settimana, a 1.000,57 euro l'oncia.
Sintesi del mese | La buona performance settimanale del metallo prezioso fa sì che su base mensile, dal 18 agosto al 18 settembre, le perdite risultino quasi azzerate. Il -0,62% finale, infatti, corrisponde ad appena 20 centesimi lasciati sul terreno dal grammo d'oro, che era partito da quota 32,37 euro. Il grafico mensile evidenzia un andamento altalenante con valori estremali toccati rispettivamente il 20 agosto a 33,04 euro al grammo (massimo) e l'11 settembre a 31,32 euro (minimo).
Sintesi dell'anno | Anno su anno, il metallo prezioso è passato da una quotazione di 30,43 euro per grammo ai 31,37 già indicati, con un incremento percentuale pari al +5,71%. Oscillando in un intervallo di ampiezza pari a ben 7,52 euro per grammo, il metallo prezioso ha capitalizzato alla fine del periodo 1,74 euro di aumento del prezzo toccando come valori estremi un massimo di 36,94 euro il 23 gennaio 2015 e un minimo, il 5 del novembre precedente, a quota 29,42 euro.