Gli scenari tuttoria incerti su possibili rinegoziazioni del debito tra la Grecia e la Troika, nonché le trattative in corso fra Russia e Occidente per quanto riguarda la crisi in Ucraina fanno sì che l’oro, nelle prime sedute di febbraio, “tiri il freno” sebbene con oscillazioni moderate del prezzo, tanto in euro che in dollari, ed una contenuta tendenza al ribasso.
Sintesi della settimana | Nella prima settimana di febbraio, la quotazione del metallo prezioso in euro al grammo si ridimensiona di 83 centesimi, alla fine di una serie di sedute vissute tra lievi cali e tentativi di recupero. Si ripete, in sostanza, il trend della settimana precedente, che aveva limato in parte i guadagni messi a segno tra novembre, dicembre e l'inizio dell'anno.
Sintesi del mese | L'ultimo mese di contrattazioni mantiene ancora un buon segno positivo, con un apprezzamento sul grammo di 2,05 euro, pari (sul periodo) ad un +6,20%. E se la salita verso il picco massimo del periodo (36,93 €/gr) appare repentina, la fase di discesa si rivela invece più graduale, segno di una buona resistenza del metallo prezioso alle sollecitazioni derivate dalla situazione geopolitica internazionale.
Sintesi dell'anno | Gli ultimi mesi di contrattazioni, nonostante l'andamento al ribasso delle recenti settimane, confermano da inizio febbraio 2014 ad oggi un sostanzioso irrobustimento delle quotazioni del metallo prezioso che, in termini percentuali, mette a segno un +16,84% e, in termini di prezzo al grammo, un apprezzamento di 5,07 euro. Si tenga conto, come sempre, che sulla quotazione non influiscono solo i parametri della domanda e dell'offerta, ma anche i livelli - l'una rispetto all'altra - delle valute in cui i prezzi sono espressi; così, confrontando le quotazioni in dollari e in euro si potranno notare, ad esempio, fasi in cui i due grafici risultano paralleli (cambio stabile), si avvicinano o si allontanano l'uno dall'altro. Si veda per dettagli il grafico BMP.