E’ sotto il segno della pressochè assoluta stabilità la prima settimana di marzo, per quanto riguarda la quotazione dell’oro espressa in euro: gli appena 5 centesimi in più al grammo, pari ad un frazionario aumento percentuale del +0,15%, rappresentano il risultato finale del periodo in esame. In dollari, causa la fluttuazione del biglietto verde, si evidenzia invece un calo più marcato, che si attesta a poco meno di 1,20 dollari al grammo.
Sintesi della settimana | Le oscillazioni nel grafico non devono trarre in inganno: l'oro, infatti, tra il 2 e il 6 marzo si è mosso in una fascia ristretta tra i 1.081 e 1.089 euro per oncia (con minimo a 34,77 €/gr e massimo a 35,01 €/g). Leggermente più dinamica, rispetto al resto della settimana di contrattazioni, soltanto la giornata tra martedì e mercoledì. Chiusura della settimana a quota 34,82 €/gr.
Sintesi del mese | Considerando il periodo tra il 6 febbraio e il 6 marzo il metallo prezioso ha ridimensionato, anche se in modo molto relativo, la propria quotazione in euro: si è passati infatti da un fixing ad inizio periodo pari a 35,19 €/gr ai 34,82 €/gr del fine settimana appena trascorso. La performance è perciò quantificabile in un -1,07%, con il minimo a 33,90 €/gr toccato il 24 febbraio.
Sintesi dell'anno | Sembra confermarsi, al momento attuale, una fase interlocutoria, con oscillazioni poco sotto quota 1.100 euro per oncia, dopo circa tre mesi di robusta crescita registrati tra novembre 2014 e gennaio 2015. Nel corso degli ultimi dodici mesi, l'oro si è apprezzato in ogni caso del 17,32% passando dai 29,68 €/gr del 6 marzo 2014 ai livelli attuali, poco sotto i 35 euro per grammo.