Scenari di attesa per quanto riguarda, in special modo, il referendum elvetico di domenica 30 novembre su un consistente aumento delle riserve auree nazionali (bocciato, tuttavia, con un sonoro 77,2% di no) hanno reso èpoco mossaè la settimana finale di novembre per l'oro sui mercati internazionali Un segno meno finale che, tuttavia, si colloca in uno scenario di tenuta complessiva più ampio ed articolato, in attesa di nuove notizie macroeconomiche che possano imprimere al metallo prezioso una direzione più definita per il periodo a cavallo della fine dell'anno.
Sintesi della settimana | Apertura (a 963,61 €/oncia, pari a 30,98 €/gr) e chiusura (a 948,40 €/oncia, pari a 30,49 €/gr) segnano, rispettivamente, massimo e minimo dell’ultima settimana di quotazioni del mese di novembre con un calo percentuale, sul periodo in esame, dell’1,59% ed oscillazioni tra massimo e minimo contenute entro il mezzo euro per grammo.
Sintesi del mese | Dopo una certa fase di ripresa del prezzo dell’oro, specie tra il 5 e il 21 di novembre, la parte finale del mese vede un parziale ripiegamento delle quotazioni per far segnare, sul periodo, un calo percentuale dell’1,68%. A testimoniare le oscillazioni vale la misura del delta tra quotazione minima e massima (pari rispettivamente a 29,42 e 31,14 euro per grammo) che si attesta ad 1,72 euro.
Sintesi dell’anno | Ad ennesima dimostrazione che è il medio-lungo periodo quello che, storicamente, si rivela più pagante per gli investitori in oro e maggiormente in grado di assorbire oscillazioni anche piuttosto significative, dal 28 novembre 2013 alla stessa data di quest’anno l’incremento percentuale si attesta al 3,59%, quantificabile in un aumento assoluto di 1,06 euro per grammo. Non siamo dunque così lontani, nell’arco dei 365 giorni, dal massimo toccato nel periodo (valore di 995,19 euro per oncia, pari a 32,00 euro per grammo).