La settimana che ha portato al referendum in Grecia di domenica 5 luglio, nel quale la vittoria del no ha aperto scenari ancora in gran parte da decrifrare, l’oro si è pressochè mantenuto stabile sui mercati internazionali, con oscillazioni contenute e in attesa di maggiori indicazioni sull’evoluzione gobale della situazione economico-finanziaria.
Sintesi della settimana | Il grammo di metallo prezioso, tra lunedì 29 giugno e venerdì 3 luglio, ha limato al ribasso la propria quotazione di appena 14 centesimi, passando da 33,97 a 33,84 euro. In percentuale, la frazionaria riduzione è stata pari al -0,42% e, nel corso delle cinque sedute della settimana, l'oro ha oscillato al rialzo e al ribasso in un ristretto range di ampiezza 34 centesimi: tutti segnali di una stabilità sostanziale e di un clima di incertezza sui mercati internazionali che, come spesso accade, ha avuto riflessi anche sul bullion.
Sintesi del mese | Anche il mese tra il 3 giugno e il 3 luglio è stato all'insegna della stabilità, con un risultato finale del -0,67% . Il grafico di periodo conferma tale tendenza con oscillazioni in positivo e in negativo che, tuttavia, si sono mantenute nel ristretto intervallo di 60 euro centesimi per grammo. Il massimo relativo è stato toccato il 19 giugno a 34,10 euro per grammo, il minimo è viceversa è è rappresentato dal fixing del 4 giugno a quota 33,51 euro.
Sintesi dell'anno | I risultati della settimana appena trascorsa e dell'ultimo mese lasciano pressochè invariata la performance nell'arco degli ultimi 365 giorni che si conferma positiva e quantificabile in un +8,69%, come si conferma piuttosto ampia (7,52 euro) la forbice in cui si è mossa la quotazione dell'oro. Gli estremi di periodo si collocano in negativo al 5 novembre 2014, quando il grammo di metallo prezioso toccò i 29,42 euro, e al 23 gennaio 2015 quando venne raggiunto il picco massimo relativo di 36,94 euro.