LBMA conference 2016: il report di “Bullionstar”

I delegati, provenienti da tutto il mondo, hanno discusso delle principali tematiche legate al mondo del metallo prezioso e la conferenza, come ogni anno, oltre che per sessioni plenarie e tematiche è stata l'occasione di numerosi incontri tra i soggetti presenti. Tra gli argomenti principali è stata discussa la creazione di un corridoio dedicato all'oro fisico attraverso l'Asia verso le piazze di Shanghai, Hong Kong e Singapore. L'Estremo Oriente dovrebbe arrivare presto a disporre di una nuova centrale di trading coordinata per il metallo prezioso, ''in modo da sfruttare al meglio - sostiene LBMA - le crescente richiesta del già ampio mercato della regione e il ruolo in ascesa dello yuan renminbi tra le valute globali''. Secondo le stime, la nuova piattaforma asiatica dell'oro potrebbe arrivare ad un volume di scambi annuo di circa 1.500 tonnellate di metallo prezioso estendendo la propria operatività verso paesi come Vietnam, Indonesia e Myanmar.

Anche i protagonisti del mercato dell'oro 'di carta' sono stati presenti alla LBMA Conference di Singapore annunciando la nascita di nuovi EFT e strumenti simili; degno di nota - a parere degli inviati di 'BullionStar' - il fatto che alla presenza di decine di zecche e raffinatori di tutto il mondo (soggetti che, per loro natura, trattano solo metallo fisico), tra gli argomenti di dibattito vi sia stato anche il cosiddetto 'unallocated gold', ossia all'oro 'non allocato' fisicamente ma esistente solo in ragione di contratti a termine. In realtà, nessuna sessione è stata dedicata espressamente al tema, ma il suo ricorrere in più scenari della conferenza ha sottolineato come l'oro 'sintetico'.

E' apparso anche strano come gli organizzatori abbiano evitato ogni seminario o discussione in merito al mercato dei prestiti dell'oro (leasing), che pure rappresenta un settore importante e non secondario del mercato del metallo prezioso di Londra, e che ha un impatto non marginale sulla formazione dei prezzi. Inoltre, anche il tema delle attività delle banche centrali sul mercato dell'oro è stato completamente assente dal programma della conferenza di quest'anno, ''un'omissione imperdonabile - sottolinea 'BullionStar' - rispetto agli anni precedenti''.

Per quanto riguarda i mercati asiatici, invece, i rappresentanti del governo di Singapore hanno annunciato la creazione di un nuovo fixing - alle 2 del pomeriggio ora locale - che serva, in anticipo rispetto alle sessioni di negoziazione europee - come punto di riferimento per gli scambi di metallo prezioso nella regione asiatica. Un progetto già ipotizzato tre anni fa e varie volte posticipato a causa delle indagini europee in corso sulle presunte manipolazioni del fixing londinese.

Naturalmente, a fare la parte del leone nella LBMA Conference 2016 di Singapore sono state una serie di presentazioni informative dal titolo "Il mercato dell'oro in Cina" messe a punto da un 'impressionante elenco di esperti'. Jiao Jinpu, presidente dello Shanghai Gold Exchange (SGE), ha fornito una panoramica degli ultimi sviluppi nelle attività di SGE, che ha una rete di 61 filiali in 35 città della Cina, con volume di scambio fisico che ha raggiunto le 34.100 tonnellate di oro nel 2015. Jinpu ha rivelato che il Consiglio Internazionale della SGE (noto come SIEG), dal lancio nel settembre 2014, ha scambiato 7.838 tonnellate di metallo prezioso, mentre l'asta quotidiana dello Shanghai Gold Price, attiva dal mese di aprile 2016, ha già scambiato 384 tonnellate, per un valore di 105,5 miliardi di yuan renminbi con un volume medio di scambi giornalieri di 3,4 tonnellate. Nelle cifre indicate, naturalmente, sono inclusi sia il metallo fisico che quello sotto forma di ETF.

Per leggere il report completo sulla tre giorni di Singapore, rilanciato con evidenza anche da 'ZeroHedge', clicca qui.

Per accedere al sito ufficiale della LBMA Conference 2016 clicca qui.