L’operato della London Bullion Market Association, che si autodefinisce “World’s Authority for Precious Metals, continua a far discutere, soprattutto in merito a quella tanto invocata trasparenza del mercato che, invece, sembra venir messa di continuo in secondo piano. Scrive l’analista Ronan Manly, rifacendosi ad un proprio articolo risalente addirittura al 1997: “Pensate che la potente LBMA opererebbe in un acquario per pesci in cui tutti possono guardare? In realtà, ciò che appare all’esterno non può essere affatto considerato una prova di ciò che c’è all’interno”.

LBMA e prezzo dell'oro: troppi passi indietro sulla trasparenza

Nel marzo 2015, le “famigerate” - così le definisce Manly - aste giornaliere del London Gold Fixing sono state sostituite da aste controllate da LBMA e condotte due volte al giorno. Il prezzo dell'oro LBMA e le aste con cui viene definito sono entrambi elementi fondamentali per il mondo del metallo prezioso, poiché da essi derivano i prezzi di riferimento dell'oro che sono utilizzati nella valutazione di tutto, dagli ETF ai contratti OTC sui metalli preziosi.

Questi benchmark vengono anche utilizzati come prezzi di riferimento in tutti i tipi di transazioni, dalle sofisticate transazioni del mercato all'ingrosso delle banche centrali, dei raffinatori e dei minatori, agli acquisti di monete in oro e argento in piccole quantità nei negozi di bullion sparsi in tutto il mondo.

Attualmente, i prezzi calcolati nelle aste d'oro LBMA sono disponibili al pubblico poco dopo la fine delle aste, in particolare per l’oro 30 minuti dopo la chiusura. Ciò significa che chiunque in tutto il mondo può disporre degli ultimi prezzi quasi in tempo reale. E’ quindi sorprendente che il 1° marzo scorso la ICE Benchmark Administration (IBA) e gli amministratori delle aste LBMA Gold Price e LBMA Silver Price hanno emesso un comunicato con cui si annuncia che dal 1° aprile 2018: “I prezzi LBMA Gold e Silver non saranno disponibili sul sito web LBMA fino a mezzanotte ora di Londra, alla data in cui i prezzi sono impostati”. E ancora: “Qualsiasi sito web pubblico che visualizzi il prezzo dell'oro LBMA dovrà ritardare i prezzi fino alla mezzanotte ora di Londra"

Quindi, invece che con un ritardo di 30 minuti, a partire dal 1 ° aprile (e non è un pesce d’aprile), il prezzo dell'asta mattutina dell’oro LBMA non sarà disponibile fino a circa 14 ore e mezza dopo il completamento dell'asta.

Proseguendo nell’analisi del comportamento di LBMA (leggi qui l’analisi completa), si fa notare come, a parte il passo indietro sulla tempistica dei prezzi delle aste che renderà il mercato dell'oro londinese più opace, la mancanza di “Trade Reporting” per i commerci di metallo prezioso Londra è un'altra lacuna che porta, di fatto, il mercato londinese ad essere mimetizzato sotto una “coperta virtuale di segretezza”.

Senza dati commerciali - sottolinea Manly - non c'è efficienza di mercato. Come potrebbe esserci un'efficienza di mercato quando il mercato non può analizzare le transazioni che hanno avuto luogo? Le banche degli insider che operano sul metallo prezioso sono quindi libere di scambiare oro nella consapevolezza che i mercati globali non sanno cosa stanno facendo gli addetti ai lavori. Ciò vale anche per le banche centrali del London Gold Market nelle loro operazioni di compravendita, prestito e swap. Quindi i mercati dell'oro e dell'argento a Londra non operano in modo ‘giusto’”.

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