“Nei prossimi cinque anni, il settore dell’estrazione mineraria dovrà ripensare, a livello globale, un modello che è rimasto sostanzialmente identico negli ultimi cinquant’anni”: a sostenerlo è l’esperto sudafricano Fred Cawood in un articolo firmato da Anine Vermuelen in “MiningWeekly” (leggi qui il testo completo).

Le miniere del futuro? Saranno digitali

La rivoluzione sarà digitale, ovviamente, dal momento che negli impianti di estrazione saranno integrate tecnologie Internet e satellitari per il monitoraggio dei processi, sistemi di sicurezza real time, interfacciamento con le strutture industriali di superficie senza contare l'uso estensivo di innovativi droni sotterranei volti a ridurre i rischi per i lavoratori e migliorare i risultati delle prospezioni di nuove risorse.

Tutto questo vale, a maggior ragione, per le miniere d'oro e di metalli rari o preziosi nelle quali è ancor più importante che in altri ambiti massimizzare la produttività e tenere sotto controllo in modo integrato ogni fase del processo estrattivo. Al momento, il progetto di ''miniera digitale'' è stato implementato sotto forma di modello nei laboratori sudafricani della Wits, la School of Mining Engineering del Witwatersrand. Per saperne di più, è possibile anche accedere su 'YouTube' ad un video sull'argomento (clicca qui).

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