SCOZIA, SVELATA PEPITA DA RECORD La più grande pepita d'oro trovata nelle acque da mezzo millennio a questa parte è stata scoperta in un fiume in Scozia. Il rinvenitore, che desidera rimanere anonimo, ha trovato il grumo di 85,7 grammi (2,75 once) con un metodo chiamato "sniping", in cui il cercatore usa una tuta e un boccaglio per sdraiarsi a faccia in giù nell'acqua e cercare nel letto del fiume. Ribattezzata “Douglas Nugget”, la pepita non vale tanto per il suo peso quanto per la sua natura e si stima che possa essere venduta per almeno 50 mila sterline. Anche se resa nota dai media solo ora, la scoperta è stata fatta due anni fa, ma la posizione precisa è rimasta un segreto per evitare la più grande corsa all'oro in Scozia negli ultimi anni.

Le pepite della settimana: news dal mondo dell'oro

CRIPTO SI, MA CON L'ORO A GARANZIA | Una start up con sede in Svizzera ha lanciato un token chiamatgo ERC-20 il cui prezzo è legato all'oro, aprendo una strada nei cripto-investimenti che strizza l'occhio ai più “tradizionalisti“. La moneta di Eidoo (Ekon) è riscattabile per un grammo di oro fino al 99,9%.èInoltre, il metallo prezioso che serve a coprire completamente tutti i token Ekon è archiviato in caveau e revisionato ogni 90 giorni, tramite rapporti CoinDesk. E, se si vuole ancora più sicurezza, gli investitori possono vedere i loro lingotti attraverso una videocamera. Gli audit periodici e i sistemi video sono caratteristiche chiave di sicurezza che alcuni sostengono essere mancanti nel sistema di stoccaggio dell'oro del governo degli Stati Uniti. Eidoo ha raccolto 27,9 milioni di dollari in una prima vendita di token nell'ottobre 2017, secondo dati ufficiali CoinDesk. Ekon potrebbe non avere senso come cripto valuta (cioè, possederlo per effettuare pagamenti) ma piuttosto come un gettone di supporto alle merci che copre la perdita di valore delle monete fiat.èPertanto, Ekon potrebbe fare appello agli investitori che vivono in economie inflazionistiche e che stanno cercando di preservare il loro potere d'acquisto. Luoghi come Venezuela, Argentina, Libia, Angola e Turchia, solo per citarne alcuni.

CONGO, MURO CONTRO MURO SULLE MINIERE | Lo scorso 13 settembre il ministro delle Miniere della Repubblica Democratica del Congo ha ribadito che il governo non metterà a punto alcun compromesso sul nuovo Codice minerario, firmato a marzo, che aumenta le royalty e le tasse per le societè concessionarie dei siti estrattivi. Le maggiori compagnie minerarie, tra cui Randgold (NASDAQ: GOLD), Glencore (OTCPK: GLCNF, OTCPK: GLNCY) e AngloGold Ashanti (NYSE: AU) - tutte attive specie nel settore aurifero - si sono fortemente opposte al codice e hanno sperato che potesse essere ammorbidito e modificato in ulteriori negoziati. Il ministro chiede inoltre alle compagnie minerarie di esplorare in modo più organico le rispettive concessioni, la maggior parte delle quali erano di proprietè statale prima di essere privatizzate negli ultimi due decenni.

ORO IN PASTA, NUOVO METODO DI CONTRABBANDO | Portavano 1,3 chilogrammi di terra accuratamente mescolati con polvere d'oro pressata dentro le suole sandali: ecco il modo, senza dubbio originale, con cui due viaggiatori indiani hanno tentato di contrabbandare metallo prezioso nel paese. Sono tuttavia stati scoperti dalle autorità doganali dell'aeroporto di Bengaluru dopo essere sbarcati da un volo proveniente da Dubai via Goa. Altri tre contrabbandieri, invece, hanno tentato di introdurre in India ben 900 grammi d'oro in gioielli non dichiarati attuando il vecchio stratagemma di indossarli poco prima della dogana, in modo da farli apparire come effetti personali. Idioti...

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