La Svizzera, per antonomasia uno dei “forzieri” della finanza mondiale, è rappresentata sul mercato delle bullion coins da una moneta celeberrima, i 20 franchi coniati nel diametro standard di 21 millimetri, al peso di 6,45 grammi e con finezza di 900 millesimi.

Le protagoniste del bullion: il Marengo svizzero

Un marengo a tutti gli effetti, dunque, ereditato dalla seconda metà del XIX secolo quando la Confederazione Elvetica è correva l'anno 1865 - entrò assieme a Francia, Belgio e Italia tra i membri fondatori dell'Unione Monetaria Latina, un tentativo di creare in Europa un'area monetaria comune basata su tagli omologhi in oro e in argento.

La Svizzera ha coniato due tipologie di marengo da 20 franchi nel corso della sua storia. La prima, tipo 'Libertè', è stata battuta dal 1883 al 1896: raffigura al dritto un profilo femminile rivolto a sinistra con diadema su cui è scritto LIBERTAS; al rovescio, invece, lo scudo elvetico sormontato da una stella, con valore e data, il tutto tra fronde di quercia. Questa tipologia di marengo fu incisa dall'artista Eduard Durussel e sul contorno presenta la scritta DOMINUS PROVIDEBIT e una serie di stellette.

Il secondo tipo di marengo svizzero, detto 'Vreneli', invece, è stato prodotto dalla Zecca Federale di Berna tra il 1897 e il 1949. La moneta fu incisa da Fritz Ulysse Landry e al dritto raffigura un busto giovanile di donna con acconciatura da sposa, bavero decorato con stelle alpine e montagne sullo sfondo. In alto, HELVETIA, antico nome latino del paese. Al rovescio lo stemma di Stato svizzero posto su rami di quercia e contornato dalla legenda 20 FR. In basso, data e segno di zecca. 'Vreneli' è il diminutivo di Verena, la personificazione della Svizzera.

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