La sterlina d’oro inglese, nota anche come sovrana (sovereign) è forse la moneta d’oro più conosciuta al mondo; fu introdotta nel 1817 e ha conquistato la ribalta del bullion market nella vivace fase di sviluppo economico europeo vissuta negli anni ‘60 e ‘70 del XX secolo
Alla base del successo della sterlina, almeno a livello artistico, c’è anche un po’ d’Italia; i modelli della prima emissione – in primo luogo il san Giorgio che ancora oggi campeggia al rovescio – sono infatti opera dello scultore romano. Benedetto Pistrucci 1783-1855). Dal punto di vista giuridico, la sovrana nasce in applicazione del Coinage Act del 1816 con il quale la Gran Bretagna riformò il proprio sistema monetario ponendo fine ad un periodo nel quale – causa la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche - eterogenee emissioni private, gettoni e altre forme succedanee di denaro avevano invaso l’isola.
Metrologia, la sterlina misura 22,05 millimetri di diametro per uno spessore di 1,52 millimetri. Il suo peso lordo è di 7,988 grammi che, in ragione del titolo a 22 carati (916,666 millesimi) determina un fino d’oro di 7,322 grammi.
Il mercato del bullion distingue tradizionalmente le sterline in “nuovo conio“ - quelle emesse dal 1957 a nome di Elisabetta II, tuttora felicemente regnante - dalle precedenti, dette “vecchio conio” della regina Vittoria, di Edoardo VII, Giorgio V e Giorgio VI. Tra le due varianti, tuttavia, non vi è differenza di metrologia, pertanto Bolaffi Metalli Preziosi S.p.A. tratta con quotazioni identiche le due sotto-tipologie, sia per quanto riguarda i prezzi di acquisto che di vendita.
Massiccia è stata la produzione di sterline nel secondo dopoguerra: a titolo di esempio, di pensi che solo nel periodo tra il 1957 e il 1982 sono quantificabili in ben 83 milioni le auree monete coniate dalla Royal Mint e finite sul mercato dell’oro da investimento. Tale è stato il successo delle “elisabette” da spodestare, sul mercato italiano, perfino lo storico e apprezzato marengo tricolore del quale parleremo in un prossimo articolo.